Anche nella segreteria e nella bacheca del sito web del Consigliere regionale e comunale del PDL Andrea Leoni si sono moltiplicate ieri le proteste di cittadini e utenti del trasporto pubblico alle prese con il nuovo piano presentato e introdotto da pochi giorni da ATCM.“Altro che rivoluzione, questa è una involuzione – ha affermato il Consigliere del PDL Andrea Leoni. Ci hanno segnalato molti casi segnalati dove il servizio è peggiorato drasticamente. Basti pensare, per esempio, che sulla linea 1A la frequenza dei bus è passata dai 10 minuti ai 30 minuti attuali, che diventano 60 minuti nella giornata di sabato. Un persona che deve recarsi in centro al sabato pomeriggio se prima poteva contare su un bus ogni mezz’ora, ora deve aspettare almeno un ora. Le fermate su importanti arterie come viale Storchi, sono state ridotte, provocando ulteriori difficoltà soprattutto agli utenti anziani.
Un pensionato ci ha segnalato il disagio provocato sulle linee 3 e 3A che collegano rispettivamente i capolinea Santa Caterina Mattarella e Santa Caterina Vaciglio. Nella prima la normale frequenza delle corse è stata portata da 10 a 20 minuti già dopo le 14, mentre sulla linea 3A gli autobus passano, anche nei pomeriggi feriali, ogni 60 minuti. E questo sarebbe un trasporto pubblico che dovrebbe fare concorrenza al mezzo privato? La propaganda di Comune, ATCM e AMO nascondeva il caos. Questi signori dovrebbero ascoltare di più gli utenti ed imparare da loro prima di dire, come hanno fatto due giorni fa, che va tutto bene, che sono i passeggeri che si devono abituare e che i loro disagi sono fisiologici e temporanei. Non c’è nulla di fisiologico in una fermata che viene cancellata. Non c’è nulla di normale in un autobus che prima passava ogni 10 minuti e ora passa ogni 30.
Invece di un passo avanti per rendere più competitivo il trasporto pubblico, questo è un ulteriore passo indietro dettato esclusivamente dalla logica dei tagli. A questa già caotica situazione va aggiunta la beffa dei tempi di percorrenza che sembrano calcolati come se gli autobus avessero le ali. Ci risulta che per il personale viaggiante sia impossibile rispettarli e i ritardi sulla tabella di marcia siano costanti, con ulteriore disagio per gli utenti. Se questo è il risultato del nuovo roboante piano del trasporto pubblico modenese, invitiamo AMO e ATCM a ritirarlo e a lasciare tutto come prima”.