Anche a Formine si è creato il comitato a sostegno della candidatura di Bersani alla segreteria nazionale del Pd e di Bonaccini alla segreteria regionale. Hanno aderito tra gli altri: Ivan Alboresi, responsabile di cooperativa e consigliere comunale; Annalisa Bellei, giornalista; Giorgio Bonini, dirigente in un organismo no profit, consigliere comunale; Vanna Borsari, impiegata e consigliere comunale; Daniele Casolari, neo laureato in economia – politiche pubbliche. Consigliere Comunale e presidente di associazione giovanile; Paolo Casoli, ingegnere elettronico; Raffaella Cattinari, insegnante; Luca Cavalieri, dirigente Ceis Modena, consigliere comunale e segretario comunale del Pd; Mauro Cavazzuti, ingegnere; Maria Costi, dottore commercialista, assessore; Romano Drusiani, commerciale, consigliere comunale; Francesco Gelmuzzi, ingegnere ambientale, consigliere comunale; Francesco Gherardi, laureando in scienze politiche; Giuseppe Manno, geometra; Donato Orlando, imprenditore; Piero Pedroni, giornalista pubblicista; Giuseppe Pederzoli, procuratore sportivo, assessore; Simona Saracino, impiegata, consigliere comunale; Laura Spaggiari, studentessa a scienze politiche; Onelia Varini, giardiniere; Antonietta Vastola, vice sindaco di Formigine; Roberta Zanni, insegnante e formatrice Ceis.
Lunedì 21 settembre, alle 21, si terrà un primo incontro aperto a tutti, iscritti ed elettori, presso la sala archivi del nuovo municipio comunale. Parteciperanno Giulio Santagata, parlamentare Pd e Matteo Richetti, consigliere regionale. “Crediamo che a livello nazionale – afferma Francesco Gelmuzzi, portavoce del comitato – il profilo di Pier Luigi Bersani, insieme a quello di Enrico Letta e di Rosy Bindi, siano garanzia di chiarezza e concretezza. Le loro diverse provenienze politiche ben rappresentano le culture dei moderati e dei riformisti.
Inoltre – aggiunge – per la loro capacità di parlare a mondi diversi possono rendere il Pd garante di un nuovo centro sinistra. A livello regionale crediamo che la candidatura di Stefano Bonaccini sia il miglior equilibrio tra novità ed esperienza – e conclude – Nei prossimi anni attorno a lui potrebbe crescere una classe dirigente nuova, nei territori e in regione, capace di assumersi responsabilità amministrative e di governo”.