Modena nel 2008 si è posizionata al 9° posto su 111 capoluoghi provinciali italiani per il grado di eco-compatibilità, salendo di una posizione rispetto all’anno precedente nella classifica dei dati ambientali delle città registrata dall’Istat. “E’ un segnale positivo – commenta l’assessore all’Ambiente del Comune di Modena Simona Arletti – un indicatore che le politiche ambientali messe in campo dall’Amministrazione comunale, in collaborazione con le altre istituzioni provinciali e regionali, stanno dando dei frutti”.“Rimane critica la qualità dell’aria – prosegue Arletti – in particolare in relazione alle giornate di superamento del limite delle polveri inquinanti (pm10), dovute per il 74% al traffico dei veicoli. Occorrono azioni strutturali di lungo respiro per una mobilità alternativa e l’Amministrazione sta già lavorando da tempo in questa direzione. Azioni quali investire sul trasporto pubblico, proseguire le iniziative per promuovere l’uso della bicicletta, o attuare il Piano della sosta, che con il sistema di sosta a pagamento, divieti d’accesso in determinate aree, ed altro, viene talvolta percepito come un danno, sono fondamentali – sottolinea l’assessore – per arrivare a ridurre il traffico veicolare nel cuore di Modena e, di conseguenza, il livello di sostanze dannose nell’aria”.
Buoni segnali arrivano dal trasporto pubblico, che ha registrato un incremento, dal verde (il patrimonio arboreo è raddoppiato nel giro di 5 anni), dall’abbattimento del rumore e dalla crescita della raccolta differenziata. “Segnali questi – aggiunge Arletti – di una maggiore sensibilità e attenzione dei cittadini alla sostenibilità delle proprie abitudini quotidiane. Il Comune è impegnato nell’impiego sempre maggiore di energie rinnovabili e nella difesa dell’ambiente come leva per uno sviluppo di qualità. Gli interventi in programma vanno da piani di installazione di pannelli fotovoltaici su edifici pubblici ad azioni per il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata, dagli interventi a favore della mobilità sostenibile a quelli per incrementare le aree destinate a parco pubblico”.