E’ tornato l’incubo del piromane: di nuovo alcune automobili sono andate a fuoco la scorsa notte. A questo si aggiunge ch egli stessi amministratori del PD ammettono che le frazioni della città sono poco presidiate e controllate dalle forze dell’ordine.
Su questi aspetti sono diverse le riflessioni che si possono fare: intanto la gestione del Corpo di Polizia Municipale, che forse andrebbe impiegato un po’ di più per controllare aree della città più lontane dal centro storico. E poi, come seconda riflessione, bisognerebbe pensare davvero a tutti i mezzi messi a disposizione per poter mantenere un adeguato controllo del territorio.
La sicurezza partecipata rappresentata dalle ronde, insieme a jtutte le altre forme di collaborazione fra cittadini e istituzioni, non è in contrapposizione alle forze dell’ordine, come qualcuno suggerisce, ma a sostegno. E segnalare movimenti sospetti con in proprio cellulare è certamente qualcosa che può fare ogni cittadino, ma non so quanti girino in periferia, di sera, per fare questo tipo di segnalazioni.
Ben vengano quindi i volontari che aiutano fuori dalle scuole, che ripuliscono i muri, e presidiano i parchi, e ben vengano anche le ronde, espressione migliore dei cittadini che vogliono contribuire a rendere più sicura la propria città.
L’ideologia, di fronte ai problemi pratici del quotidiano di chi non si sente sicuro a rientrare a casa dopo una certa ora, temo non abbia ragione di esistere. E i cittadini che assistono a queste prese di posizione pregiudiziali su strumenti che il Governo ha dato in mano ai sindaci, dovrebbero riflettere attentamente su chi li governa, e seguendo quale principio: i bisogni della città, oppure la propria visione astratta del mondo
Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL