Il Bologna Fc 1909 ha raggiunto l’accordo con l’Atletico Paranaense per il trasferimento a titolo temporaneo in rossoblù del difensore Rafael Santos. Nato a Jaboticabal (Brasile) il 10 novembre 1984, Santos ha giocato nella stagione attualmente in corso in Brasile 11 partite (con 4 gol) nell’Atletico Paranaense. In precedenza ha vestito anche le maglie di Ponte Preta, Internacional e Vitoria.
dal sito ufficiale del Bologna F.C.
Rafael, cosa ti aspetti da questa tua prima esperienza in Italia?
“La speranza è quella di fare il meglio possibile. Posso già dire che mi sono subito trovato bene con i miei nuovi compagni e che mi sono piaciute tutte le persone che ho conosciuto in questi giorni a Bologna. Ho giocato la mia ultima partita nell’Atletico Paranaense due mercoledì fa e, quando sono partito, i tifosi hanno criticato la società per la mia cessione, ma hanno capito che per me è una grande opportunità giocare in Italia, in una squadra importante di Serie A come il Bologna”.
Eri presente allo stadio in occasione dell’amichevole persa dal Bologna contro il Ravenna.
“In una partita come quella, la squadra di categoria inferiore ha più motivazioni e, a volte, riesce ad avere anche la meglio. Il Bologna è in fase di preparazione e quel risultato conta poco: la partita importante sarà quella di sabato in Coppa Italia”.
Tu nella difesa a tre dove ti trovi a tuo agio e quali sono le tue caratteristiche tecniche?
“Posso giocare come difensore centrale o come terzo di sinistra. Sono forte sulle palle aeree: è questa la mia principale caratteristica, ma quando è il momento giusto mi piace anche accompagnare l’azione d’attacco. Di testa, su azione da calcio d’angolo, ho segnato quattro gol nel campionato in corso in Brasile: due al San Paolo e uno a Palmeiras e Sport Recife”.
Hai un modello a cui ti ispiri?
“Come difensori mi piacciono molto il romanista Juan e Thiago Silva, ora al Milan. Ma il giocatore brasiliano che ammiro di più è Ronaldo”.
Cosa ti ha colpito in questi giorni del calcio italiano?
“La serietà con cui ci si allena. In Brasile si fa più lavoro con la palla, mentre qui si presta molta attenzione anche ad altri aspetti”.
Hai parlato con Adailton in questi giorni?
“Sì. Mi ha detto che gli attaccanti che giocano in Serie A sono diversi dai brasiliani. Avendo Adailton come compagno di squadra, sono sicuro che il mio adattamento al calcio italiano sarà più veloce grazie al suo aiuto”.
La tua famiglia ti seguirà qui a Bologna?
“Giovedì arriva mia moglie Alessandra e il nostro figlio, Rafael, che ha tre anni. Mia moglie conosce l’italiano, avendolo studiato, e con loro siamo stati per un mese e mezzo in Italia l’anno scorso: ci è piaciuta molto e siamo felici di poter stare qui a Bologna, che abbiamo visitato in quel periodo. Bologna è una città molto bella e ricordo che si mangia bene”.