New_YorkLe cinque vittime italiane dello scontro di ieri tra un elicottero e un Piper nei cieli di New York venivano da Bologna: da Castel Maggiore e San Lazzaro. Si trovavano a bordo dell’elicottero precipitato dopo la collisione con il piccolo velivolo. Sono Tiziana Pedrone, 45 anni; il marito Giacomo Gallazzi, 49 e il figlio Fabio di 16. Michele Norelli, 52 anni e il figlio e Filippo di 17. Il gruppo di bolognesi aveva raggiunto gli Stati Uniti con un volo del 4 agosto, via Amsterdam, e avrebbe dovuto fare ritorno a Bologna il 12 agosto.  Tre corpi sono stati finora recuperati dalle acque dell’Hudson.

In tutto nove persone hanno perso la vita. L’elicottero turistico della compagnia ‘Liberty Tours’, sul quale stavano volando per vedere dall’alto la Statua della Libertà e i grattacieli di Manhattan, è precipitato nel fiume Hudson, dopo essersi scontrato con un piccolo aereo privato, un Piper, con tre persone a bordo, tra cui un bambino, in volo lungo la costa del New Jersey. Nonostante gli sforzi immediati delle squadre di soccorso, non ci sono sopravvissuti: i morti sono in tutto nove, sei a bordo dell’elicottero, i cinque italiani più il pilota, e i tre sul Piper.

Il sindaco di New York, Bloomberg si è lasciato scappare un particolare sulla dinamica dell’incidente, confermata da diversi testimoni oculari, e cioè che sarebbe stato il piccolo aereo a colpire alle spalle l’elicottero. Altri testimoni  dicono di aver visto il Piper sbandare come se avesse perso il controllo, volando in modo stranamente lento, prima di colpire l’elicottero turistico. Toccherà ora alla National Transportation Safety Board, l’autorità americana che si occupa della sicurezza aerea, fare piena luce sulle cause della collisione mortale.