Un imprenditore tessile di 48 anni, angosciato dalla crisi economica che aveva travolto la sua ditta, si è tolto la vita impiccandosi nei locali della sua fabbrica, a Montemurlo (Prato). L’uomo, padre di 5 figli, era il titolare della ‘Green Fil’, e proveniva da una famiglia di industriali tessili. Il corpo è stato trovato ieri mattina dalla moglie, appeso con una corda a una barra del soffitto della fabbrica. Secondo quanto riportano oggi i giornali locali, l’uomo aveva espresso, negli ultimi tempi, il timore di non poter neanche riaprire la sua impresa tessile a settembre. In particolare, era preoccupato per la stretta creditizia delle banche e per il forte calo delle commesse. La crisi del distretto tessile pratese va avanti da qualche anno, ma in questo periodo di crisi economica globale ha assunto dimensioni rilevanti. Risale esattamente a due mesi fa, un altro caso simile. Un imprenditore di Prato, il 4 giugno scorso, si tolse la vita perché le sue ditte risentivano della crisi economica. L’uomo si era chiuso nel garage di casa sparandosi poi con la propria pistola. Il corpo fu ritrovato dal figlio. Accanto, due lettere in cui l’imprenditore spiegava che il gesto era stato dettato dalla preoccupazione per la situazione economica delle sue ditte.
Fonte: Adnkronos