scuola2Il governo non risponde. E se lo fa elude la drammatica questione della mancanza di risorse delle scuole che ne mette a rischio l’ordinario funzionamento. A lanciare l’ennesimo allarme è l’on. Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd nella commissione istruzione e Cultura della Camera, che il mese scorso aveva presentato un’interrogazione sui 2 milioni e mezzo di crediti accumulati dalle scuole di Carpi, Soliera, Novi e Campogalliano nei confronti dello Stato.

“Nella risposta del ministro dell’Istruzione – spiega la parlamentare del Pd – non c’è alcun riferimento specifico alla situazione delle scuolenelle Terre d’Argine che hanno sempre maggiori difficoltà nel retribuire le supplenze e i commissari d’esame, nell’organizzare i corsi di recupero, pagare le utenze e il materiale didattico. L’insolente risposta del Governo – continua l’on. Ghizzoni – si limita a citare generiche indicazioni sui trasferimenti di risorse, che sarebbero in corso di erogazione sebbene le scuole non se ne siano accorte, per l’intera provincia di Modena”.

Nella sua risposta all’interrogazione il ministro assicura che “sono state tempestivamente segnalate al ministero dell’Economia e delle Finanze le esigenze finanziarie degli anni pregressi nonché la necessità di integrare gli attuali stanziamenti riguardanti le spese di funzionamento”.

Ironico il commento della parlamentare democratica: “E’ positivo che il ministro Mariastella Gelmini, a un anno dal suo insediamento e anche grazie alla nostra martellante insistenza, si sia finalmente accorta che le scuole affondano nei debiti e si sia rivolta al vero titolare del dicastero dell’Istruzione, Giulio Tremonti. Ma non è forse troppo tardi e colpevole, dopo essere stata consenziente – con il decreto 112 dello scorso anno – alla rapina di ben 8 miliardi ai danni della scuola pubblica? La resipiscenza è positiva, ma ora la ministra dovrebbe impegnarsi veramente a recuperare le risorse necessarie, se vuole riscattare la propria autonomia politica e la propria dignità di ministro:  la segnalazione a Tremonti proprio non basta”.