E’ destinata principalmente a interventi di manutenzione stradale, in particolare per lavori urgenti ed emergenze causate da movimenti franosi, la maggior parte delle risorse in conto capitale (circa tre milioni di euro) che la Provincia di Modena attiva con la seconda variazione al bilancio 2009 grazie soprattutto a una serie di trasferimenti dalla Regione.
Sempre alla gestione delle strade (in particolare lo sgombero neve dello scorso inverno) è destinata la quota principale delle maggiori spese correnti non vincolate (435 mila euro), mentre la maggior parte dei quasi tre milioni di euro di entrate correnti vincolate è rappresentata da fondi europei per la partecipazione a progetti in campo agricolo, in particolare per l’innovazione tecnologica nel settore agroalimentare (Tech food).
Tra le entrate correnti la voce più significativa è quella del dividendo delle azioni di Autobrennero di cui la Provincia continua a mantenere il controllo di una quota del 4,24 per cento, con 65.130 azioni: il ricavato è stato di quasi 847 mila euro con un dividendo per azione di 13 euro.
La manovra finanziaria di sei milioni e 48 mila euro è stata approvata dal Consiglio provinciale con il voto di Pd e Idv (contrari Pdl e Lega Nord) insieme alla ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e al controllo degli equilibri della gestione finanziaria «da cui emerge – ha spiegato l’assessore al Bilancio Marcella Valentini – il rispetto del patto di stabilità e la conferma che i conti sono in ordine, ma anche un segnale di forte preoccupazione sul fronte delle entrate a causa della crisi economica».
La variazione di bilancio, infatti, prevede minori entrate rispetto alle previsioni per 435 mila euro dovute al calo degli introiti della Rc auto, ma anche l’andamento dell’Ipt, l’imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà e nuove immatricolazioni di automobili che rappresenta una delle principali entrate del bilancio della Provincia, nei primi sei mesi dell’anno ha avuto segno negativo, come del resto avviene un po’ in tutte le province emiliane. «Gli incentivi governativi – spiega l’assessore Valentini – non hanno ancora prodotto gli effetti auspicati sul mercato dell’auto e cominciamo ad avvertirne le conseguenze anche sul fronte delle entrate nel momento in cui, proprio per fare fronte alla crisi che colpisce imprese e famiglie, gli enti locali hanno bisogno di mettere in campo tutte le risorse disponibili».
Il dibattito
La seconda variazione del bilancio 2009 della Provincia di Modena è stata approvata con il voto favorevole di Pd e Idv, quello contrario di Pdl e Lega nord; assente il rappresentante dell’Udc.
Dante Mazzi (Pdl) ha definito «preoccupante il calo degli introiti derivanti dalle imposte sull’auto» e ha affermato che «la Provincia potrebbe ricavare risorse anche da altre fonti, per esempio adeguando gli oneri per le escavazioni fermi a 57 centesimi al metro cubo quando negli altri paesi europei si arriva a due o tre euro». Mazzi ha poi sottolineato la scelta positiva da parte della Provincia di mantenere le azioni dell’Autobrennero «che noi abbiamo sostenuto e che infatti si sono rivelate un investimento strategico mentre i Comuni le hanno vendute». Ennio Cottafavi (Pd), dopo aver ricordato di essere stato assessore nella Giunta del Comune di Modena che decise la vendita, ha replicato che «all’epoca si era ritenuto che quelle azioni non fossero più strategiche per i Comuni».
Per Luca Gozzoli (Pd) il «vero problema da affrontare è il calo degli introiti provenienti dalle assicurazioni auto», sottolineato anche da Patrizia Cuzzani (Idv) che ha richiesto «di inviare al Governo un documento comune per chiedere una vera autonomia tributaria delle Province che devono poter reperire le risorse necessarie per far fronte ai loro compiti».