Non è intenzione del gruppo Patto per Casalgrande, riaccendere la polemica con l’amministrazione guidata dal sindaco Rossi circa l’indennità di carica del presidente del consiglio comunale e la mancata adesione da parte della maggioranza, alla nostra proposta di devolvere i gettoni di presenza ad un fondo di solidarietà per licenziati e cassintegrati. Tuttavia riteniamo nostro dovere come forza di opposizione, informare i cittadini su come vengono utilizzati i loro soldi.Portiamo quindi a conoscenza di tutti, a mezzo stampa, una recente delibera della giunta casalgrandese (che Filippini allega), con la quale vengono fissati i compensi annui per le figure assunte “fuori organico” tra le quali quella identificata come “portavoce del sindaco”. Per questo incarico, la persona designata dal primo cittadino Andrea Rossi ha percepito dal 2004 ad oggi, un compenso annuo di 5.500 euro.La nuova delibera, per le stesse mansioni, stabilisce un nuovo importo di retribuzione annua incrementato a 9.000 ogni anno. Si tratta quindi di un aumento di poco inferiore al 65%, pur tenendo conto che il precedente compenso era stato fissato cinque anni prima. Di fronte a tali dati numerici, lasciamo ogni ulteriore giudizio agli stessi cittadini di Casalgrande, permettendoci solamente di rilevare che di fronte ad un compenso che viene quasi raddoppiato, risulta spontaneo commentare come questa figura, senza metterne in discussione le competenze e la professionalità, o era sottopagata fino ad oggi o il nuovo stipendio è sproporzionato in eccesso.
(Paolo Filippini, Gruppo Consiliare Patto per Casalgrande)