“Il settore dell’agroalimentare ha lanciato l’ennesimo allarme. Il Parmigiano Reggiano resta al prodotto principe del sistema agricolo regionale, ma, nonostante questo, la Regione sembra incapace di affrontare le problematiche di un settore in crisi ormai da anni.” Ad affermarlo è Fabio Filippi, Consigliere regionale del Pdl.“Numerose sono state le iniziate del sottoscritto e del mio gruppo politico – aggiunge Filippi – volte a tutelare e a sostenere un prodotto tanto importante per la nostra economia. Richieste, fino ad oggi, poco ascoltate dalle istituzioni regionali.
A ricordare ad Errani e compagni quanto sia sbagliata la politica regionale sull’agroalimentare, ci hanno pensato ieri gli allevatori di Coldiretti, che hanno occupato per un’intera giornata il piazzale dell’Assemblea legislativa regionale. La protesta verteva tra l’altro, sul caso del latte importato illegalmente dall’estero e poi trasformato in prodotti made in Italy, forse anche in Parmigiano Reggiano, operazione assolutamente vietata. Coldiretti ha denunciato diverse aziende agricole, tra le quali una reggiana che produce formaggio Dop e importa settantamila quintali di latte trattato termicamente.
Altro problema il rapporto con McDonald’s. La collaborazione commerciale tra McDonald’s e il Parmigiano Reggiano non è piaciuta molto a produttori e agricoltori. Accordo che dimostra quanto sia in difficoltà il gruppo dirigente del Consorzio, incapace di affrontare i cambiamenti del marcato. Il Parmigiano, in questo modo, perde di prestigio e non aumenta le vendite, il Consorzio si è dimostrato incapace di garantire prezzi adeguati, le giacenze sono elevate, mentre il calo dell’export è sempre più marcato.
E’ dovere della Giunta intervenire in modo incisivo con fatti concreti al fine di alleviare la crisi del formaggio italiano più prestigioso, attuare azioni adeguate per tutelare i consumatori, i lavoratori e i produttori, arginando gli effetti negativi.
Purtroppo l’Assessore competente è poco ascoltato dal Presidente Errani: solerte nell’avvantaggiare i prodotti della Romagna.
A Reggio la situazione è critica. Alai e il Consorzio sembrano incapaci di arginare la crisi. Continuano ad organizzare convegni ai quali non seguono iniziative concrete.