L’anno scolastico ancora non è iniziato, ma le minacce di mobilitazione e sciopero fioccano, come le critiche al Ministro Gelmini. Vale la pena ricordare come negli ultimi vent’anni non ci sia stato un Ministro della pubblica istruzione che abbia tentato di metter mano alla scuola, di qualsiasi schieramento, che non si sia visto portare in piazza insegnanti, genitori, alunni di tutte le età.Purtroppo urlando “al lupo” in continuazione, spesso si perde di credibilità. Ed è quello che sta accadendo agli insegnanti, che ogni anno parlano di scuola paralizzata, e che regolarmente vengono smentiti all’inizio delle lezioni. Purtroppo però chi ne paga le conseguenze sono genitori e alunni, che come accaduto all’inizio dello scorso anno, si sono visti propinare giornate e giornate di sciopero, per una presunta riforma che ancora non era operativa, e dei cui effetti ancora nessuno poteva giudicare.
Intanto però i genitori hanno dovuto per diverse settimane fare i conti con uno sciopero a settimana: chi infatti aveva un figlio all’asilo nido e uno in ordini successivi di scuola, si è visto proporre mobilitazioni contro la Gelmini, nelle scuole statali, e contro Brunetta, nelle scuole comunali. Con buona pace del sostegno alle famiglie.
Non vedo però altrettanta mobilitazione ad esempio contro il Comune di Modena, che non garantisce il posto all’asilo nido a 1 bambino su 3, fra coloro che ne fanno richiesta. Anche dopo l’aumento dei posti. Non credo sia consolante sapere che probabilmente entro marzo quasi tutti troveranno posto. Coloro infatti che saranno presi a Marzo, nel frattempo dovranno trovare soluzioni alternative, per ben 6 mesi. E Modena non è decisamente una delle città messe peggio
Direi che prima di urlare contro il Ministro Gelmini, gli enti locali dovrebbero cominciare ad occuparsi di quanto è in loro potere, ancora ben lungi dall’essere perfetto.
Avv. Luca Ghelfi – Consigliere Provinciale – PDL