Giovedì 23 luglio, alle ore 21, nel cortile della biblioteca Panizzi, ultimo atto della mini-rassegna “Restate Futuristi – L’energia che si rinnova”, a cura di Giuseppe Caliceti e Stefano Bertini con la collaborazione di Arci, promossa dal Comune di Reggio Emilia e Enìa Energia.
Dopo Arrigo Lora Totino, Massimo Mori e il vincitore del premio Strega 2009 Tiziano Scarpa, sarà la volta della giovane poetessa romana Sara Ventroni che si esibirà in “Donne Futuriste”.
Se nel Manifesto futurista (1909) si parla di “disprezzo della donna”, in Italia, poco dopo, si moltiplicano scrittrici e poetesse futuriste. Compresa la moglie di Martinetti: Benedetta K. Quali sono le caratteristiche dei loro testi? Due innanzitutto: l’attenzione per la realtà del corpo e per la concretezza dei rapporti umani. In “Donne futuriste” Sara Ventroni alternerà la lettura di testi di poetesse futuriste storiche ma ancora oggi semisconosciute (Irma Valeria, Fulvia Giuliani, Naria Giannini, Flora Bonheur, Enif Robert, Adele Gloria e Benedetta K), a poetesse sucessive che hanno continuato la strada della ricerca e della sperimentazione segnata dai futuristi (Amelia
Rosselli, Cristina Anninio, Giulia Niccolai, Patrizia Vicinelli, Paola Fabbraro)
Ma la serata conclusiva di “Restate futuristi” sarà anche un’occasione per rendere omaggio al Futurismo, nell’anno del centenario. Filo conduttore due domande: Cosa farebbero oggi i futuristi? Cosa resta oggi dell’energia dei futuristi?
L’appuntamento del 23 luglio inizierà a partire dalle ore 18 dalle pizze cittadine. La piccola compagnia teatrale di Fabbrico ‘Gli Spavaldi’, munita di pulpito mobile (bibliocar) girerà per le pizze del centro storico. Verranno letti frammenti di manifesti futuristi (da quello di fondazione del movimento a quello della cucina futurista, da quello del teatro sintea quello della danza, della fotografia, della moda e del giocattolo futurista…). Gli stessi manifesti saranno distribuiti in volantini ai passanti. Il piccolo corteo futurista arriverà alle ore 21 nel cortile della biblioteca Panizzi dove, in uno spericolato happening diversi artisti reggiani si esibiranno in performance e letture. Tra gli altri Lorenza Franzoni in “Gonne futuriste”; Giuseppe Di Giusto in “Il pilota può morire”; Stefano Bertini in “Kundalini & Champagne”; Stefano Raspini in “Silvio e Veronica”; Mirco Ghirardini, in “MotoMirco: partitura per motocicletta”.