“Un anno concluso all’insegna di maggiori opere per la sicurezza idraulica e di risparmio nell’ irrigazione, un bilancio che consegna al nuovo consorzio che tra qualche mese verrà costituito, un organismo economicamente sano e dotato di capacità progettuale ed innovativa, pienamente in grado di fornire il proprio contributo per supportare la crescita delle società civile e dell’economia locale nelle importanti sfide dei prossimi anni”. Sono le parole di Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica Parmigiana Moglia Secchia che analizza così i dati economici del bilancio consuntivo dell’ente consortile che spazia con la sua attività tra Modena e Reggio. E’ anche un bilancio che sa di storia recente e futura quello che lo scorso 11 giugno il consiglio di amministrazione ha approvato. “Su un bilancio di oltre 16 milioni di euro e in tempi di riduzione del sostegno pubblico, abbiamo comunque conseguito un avanzo d’amministrazione di oltre 185.000 euro – spiega Marino Zani,– e ci apprestiamo a chiudere, in maniera sana e concreta, un’esperienza che ha preso origine nel 1873. Essa ha garantito ed è garante della possibilità di vita e insediamento umano ed economico in un comprensorio vastissimo”.
“Da ottobre, verrà a costituirsi – sottolinea il presidente – uno dei principali consorzi di bonifica della Regione Emilia–Romagna, con oltre 312.000 ettari di comprensorio, tra Reggio e Modena (e in piccola parte Mantova e Parma) ed una contribuenza presunta superiore ai 20 milioni di euro”.
“L’andamento climatico del 2008, sottolinea Vito Fioradaligi, direttore della Parmigiana Moglia Secchia – con una primavera estremamente piovosa, un lungo periodo di siccità estivo e le abbondanti piogge autunnali, hanno determinato un continuo succedersi di eventi di piena. Un meteo che ha determinato un minor periodo di irrigazione, a cui ha fatto però da contraltare una maggiore attività idraulico – scolante, per il succedersi degli eventi di piena”.
Ed è proprio da queste note della dirigenza dell’ente di bonifica di Corso Garibaldi che emerge la preoccupazione relativa all’adeguamento delle opere irrigue, da finanziarsi nell’ambito del Piano Irriguo Nazionale (Pin) che purtroppo risulta attualmente privo di disponibilità causa la crisi delle finanze pubbliche.
Continuando nell’analisi delle voci di bilancio della Parmigiana Moglia Secchia “le cifre parlano di montagna dove nel 2008 si sono registrati ben 46 nuovi progetti, in buona parte già eseguiti, per un totale di oltre 4 milioni di euro – aggiunge Domenico Turazza, direttore amministrativo dell’ente di Palazzo del Portico – . Mentre in pianura si sono registrati 36 progetti i cui lavori sono in buona parte già conclusi, per un totale di oltre un milione e ottocento mila euro”.
“Un ente come il nostro consorzio – precisa il presidente Zani – che ha sempre guardato al futuro, basti scorrere l’elenco dei progetti finanziati nelle passate stagioni dove il risparmio energetico, con la realizzazione di impianti fotovoltaici, ma anche di risparmio idrico sono sempre stati considerati priorità”. Il presidente della Parmigiana Moglia Secchia fa riferimento ai lavori che interesseranno il bacino Muraglione e l’utilizzo a scopi irrigui delle due ex cave di Casalgrande; questi interventi, assieme ai lavori di sistemazione del bacino a monte della traversa di Castellarano, garantiranno una capacità complessiva di accumulo di risorse appenniniche dell’ordine di 10 milioni di metri cubi, indispensabile per il futuro dell’agricoltura.