“Chi guida non beve. E il guidatore designato è la soluzione più efficace per contrastare l’incidentalità imputabile all’alcol”. Questo il commento del presidente dell’Automobile Club d’Italia, Enrico Gelpi, sul lancio di “Stasera Guido Io”, un’iniziativa realizzata da ACI, ANIA e Diageo per contrastare l’incidentalità stradale attraverso la figura del guidatore designato.
“E’ un iniziativa in cui va incentivata la formazione a partire dalle famiglie e le scuole – commenta l’ing. Angelo Orlandi presidente dell’ A.C. Modena – Sono i cardini da dove si devono trasmettere esempi di vita equilibrata. L’azione educativa di base deve poi integrarsi con un’attività di controllo delle Forze dell’Ordine con una maggiore propensione a prevenire gli incidenti. Dai dati in possesso di ACI, a livello nazionale, emerge che le dotazioni dei Comandi delle Polizie locali nei piccoli Comuni dimostrano ancora uno squilibrio. Mentre il 44% dispone di almeno un autovelox, solo il 7% ha in dotazione un etilometro. Il Progetto di Legge per la sicurezza stradale, varato dalla Commissione Trasporti della Camera, può dare un impulso significativo alla prevenzione degli incidenti. In essa sono raccolte ed accolte numerose proposte dell’ACI, tra cui quella che prevede l’effettiva destinazione alla sicurezza stradale di una quota dei proventi delle sanzioni”.
I ragazzi verranno sensibilizzati sulla pratica del guidatore designato e invitati a partecipare al concorso promosso da “Stasera guido io”, che mette in palio 50 corsi di guida sicura presso il Centro di Guida Sicura ACI-Sara di Vallelunga.
Per poterseli aggiudicare, i giovani dovranno dimostrare di conoscere il Codice della Strada, cimentandosi al volante con un simulatore di guida sicura.
“Chi guida in maniera irresponsabile può essere causa di morte per ognuno di noi, Bisogna farlo smettere! – conclude Orlandi – Mettersi al volante in stato psicofisico alterato, significa trasformare, scientemente, l’auto in un’arma impropria, con l’altissima probabilità di provocare delle vittime. Infatti, secondo le stime dell’Osservatorio nazionale alcol, dell’Istituto Superiore di Sanità, entro i prossimi anni l’uso dell’alcol da parte di chi guida rappresenterà, dopo il cancro, la principale causa di disabilità e mortalità prematura, in Italia. A supportare la posizione di ACI vi è anche la Fondazione ANIA che sollecita una tolleranza zero nei confronti di chi si mette al volante dopo aver bevuto. Per questo, è necessario applicare un unico principio “chi guida non beve e chi beve non guida”. Pertanto, massima libertà nei confronti di chi vuole consumare alcolici, a patto che, poi, non si metta mai al volante dopo aver bevuto”.