Piano energetico regionale: decollano fonti rinnovabili e risparmio energetico. Già impegnati 90 milioni di euro. L’assessore Campagnoli: “Nella nostra regione gli obiettivi di Kyoto possono offrire grandi opportunità per le Pmi. Per questo il PER assumerà anche l’impegno dei nuovi obiettivi europei fissati per il 2020”.
Bologna – “La green economy, la nuova industria delle tecnologie, del risparmio energetico, dell’utilizzo di fonti rinnovabili e delle nuove forme per la produzione elettrica, della eco-edilizia e dell’agro-energia decolla anche in Emilia-Romagna e può rappresentare unnuovo asse di sviluppo, oltre la crisi”. Così l’assessore regionale alleAttività produttive Duccio Campagnoli, in un convegno al CNR di Bologna,ha presentato agli operatori del settore i primi risultati conseguiti in meno di due anni con i programmi del Piano energetico regionale approvato nel 2007. Significativi gli obiettivi realizzati con l’impegno già di 90 milioni di euro previsti dal Piano e con una promozione di iniziative trasversale da parte di tutti gli assessorati regionali interessati.
Decollano fonti rinnovabili e risparmio energetico
E’ partito davvero, come ha mostrato la relazione sul Piano energetico svolta dal responsabile del servizio Massimo Cenerini e dagli altri dirigenti regionali, una nuova “energica” spinta allo sviluppo di fonti rinnovabili e risparmio energetico. Con i programmi regionali (per 25 MWe) e con il “conto energia” varato dal 2007 a livello nazionale (cioè gli incentivi per la produzione elettrica con fotovoltaico), in regione si èregistrata già una partenza record per l’energia fotovoltaica che in poco più di 3 anni arriverà a contare nel 2010 già 65 MWe. Decollati ancheeolico (insediamenti già per oltre 40 MWe) e biomasse, con la riconversione di zuccherifici e i piccoli impianti di agro energia nelle imprese agricole (già 100 MWe elettrici complessivamente programmati). Nel2010 risulteranno quindi già raggiunti e superati tutti gli obiettivi di insediamento di produzione di energia con fonti rinnovabili fissati dal Piano energetico regionale.
Completata la riconversione del sistema di produzione termoelettrica, ora tutta a metano e con una grande crescita di cogenerazione
Ad oggi è quasi completato anche tutto il grande programma promosso dalla Regione di riconversione del parco di produzione termoelettrica in regione, con l’obiettivo di riequilibrare i consumi elettrici e la produzione regionale. “Una scelta utile alla sicurezza, alla qualità ed alla economicità degli approvvigionamenti, un’assunzione di responsabilità per gli obiettivi di Kyoto e anche per non far ricadere su altri territori o paesi il peso del controllo delle emissioni relative ai nostri consumi” ha ricordato l’assessore Campagnoli. La sostituzione di tutti i vecchi impianti ad olii combustibili con quelli a tecnologia avanzata ed alta efficienza (centrali a “ciclo combinato” alimentate a metano), e l’adozione di queste tecnologie per tutti i nuovi impianti, con l’esclusione anche dell’uso del carbone, ha consentito una riduzione del 30% di emissioni (meno 17 milioni negli ultimi 10 anni). Cresce anche l’utilizzo della cogenerazione, decisiva per combinare produzione di calore e di energia elettrica, che secondo il Piano energetico dovrà svilupparsi ora non solo negli impianti di produzione ma negli edifici (micro generazione) e nell’industria (trigenerazione).
Piano energetico nell’industria
Per l’industria sono stati già attivati 2 programmi: quello per l’innovazione energetica delle imprese ha visto realizzato il primo bando, nell’ottobre 2008, che ha messo a disposizione 15,3 milioni di euro per il “Sostegno a progetti innovativi nel campo delle tecnologie energetico-ambientali volti al risparmio energetico e all’utilizzo delle fonti rinnovabili”. Le domande accolte sono state 133 sulle 145 presentate e i progetti presentati genereranno investimenti per quasi 68 milioni di euro. Delle 133 iniziative approvate, 92 (il 69%) sono state presentate da piccole imprese, 41 (33%) da medie imprese. La grande maggioranza degli interventi finanziati riguarda il fotovoltaico (89interventi), seguono l’efficienza energetica dei processi produttivi (34) e degli edifici (29). Il risparmio di energia stimato all’anno è di 20.737 Tep (tonnellate equivalenti di petrolio) e di 48.110 tonnellate di Co2. Accanto a questo è stato attivato il programma per le aree ecologicamente attrezzate, con il quale Regione e Province hanno selezionato le aree strategiche dove concentrare i nuovi insediamenti industriali per superare l’effetto “sprawl”, cioè la crescita incontrollata delle 1300 aree industriali e artigianali oggi esistenti.
Sono 43 le aree che potranno ospitare circa 1500 nuove aziende, che saranno dotate di impianti fotovoltaici (il 70% dei programmi prevede questo tipo di intervento), sistemi di illuminazione pubblica a risparmio energetico (56%), rete di teleriscaldamento/raffrescamento (53%), centrali di cogenerazione/trigenerazione (44%); ma anche opere di protezione idraulica e gestione acque meteoriche/acquedotto industriale, potenziamento della rete fognaria, infrastrutture viarie, area di raccolta/deposito rifiuti, aree verdi. Il programma prevede un investimento regionale e delle risorse del Programma POR-FEsr per 53 milioni di euro.
Il Piano energetico nelle case e nel territorio
Attivate anche le due più importanti misure per il risparmio energetico nel settore abitativo che copre il 30% dell’insieme dei consumi energetici regionali. Dal 10 luglio 2008 infatti sono entrati in vigore le norme per i “nuovi standard di consumi energetici nuovi e da ristrutturare”, che prevedono di dimezzare i consumi, e per lacertificazione energetica degli edifici, a tutela dei consumatori,realizzata da tecnici accreditati. Ad oggi sono già 7500 i certificati energetici emessi e 1500 i certificatori accreditati e quasi 20 mila i nuovi edifici progettati con le nuove norme. Sono stati poi 32 mila nel 2007 e 2008 i progetti di miglioramento del rendimento energetico negli edifici presentati dai cittadini a valere sulle misure di riduzione fiscale prevista dalle Leggi Finanziarie approvate nella precedentelegislatura, per un ammontare di investimenti per 400 milioni di euro con un abbattimento fiscale del 55%.
Aperto da marzo scorso anche il programma con 15 milioni di euro rivolto a Comuni e Province per realizzare come previsto nel PER i “Piani regolatori energetici” e i programmi di qualificazione energetica nei propri edifici: priorità alla realizzazione di “piattaforme solari” e “comunità energetiche” con cogenerazione, teleriscaldamento, fonti rinnovabili.