Non ne voleva sapere di vedersi sequestrare il frutto della sua attività illecita. Così L.F., un 73enne di Correggio, ha tenuto impegnata per parecchio tempo una pattuglia della Polizia provinciale, opponendo resistenza e minacciando gli agenti che si accingevano a liberare una dozzina di uccellini detenuti in piccole gabbie all’interno di uno scantinato.
Tutto era cominciato quando, lunedì mattina, gli agenti della Polizia provinciale hanno scorto in un’area cortiliva nella zona di Correggio alcune gabbiette che – ad un controllo più approfondito – sono risultate contenere alcuni uccellini di specie protetta, come il codirosso spazzacamino. Nelle immediate vicinanze, gli agenti hanno quindi notato un locale di servizio dal cui finestrino si vedevano distintamente altri uccellini in gabbia. A questo punto è intervenuto L.F., che ha iniziato ad opporsi con forza all’intervento degli agenti, minacciandoli pure: solo dopo parecchio tempo la polizia provinciale è riuscita finalmente a perquisire tutto il locale e a liberare tutti gli uccellini, in particolare fringuelli e cardellini.
I sospetti a carico di L.F. sono stati poi confermati dal ritrovamento presso la sua abitazione di alcune trappole a scatto per la cattura di avifauna.
Per il correggese quindi, oltre alla segnalazione alla Procura per la detenzione di uccelli protetti, è scattata la denuncia – ben più grave – per minacce e resistenza a pubblico ufficiale, che può comportare fino a 5 anni di reclusione.