I bolognesi sembrano proprio non voler rinunciare al piacere di un “buon bicchiere”. Da una recente ricerca commissionata da Direct Line, la compagnia online di assicurazioni auto, emerge che il 25% dei bolognesi ammette di mettersi al volante dopo aver bevuto ma cerca di mantenere un’andatura moderata, il 12% si mette alla guida solo se la distanza da percorrere è breve e infine un molto pericoloso 16,6% dopo aver bevuto si mette alla guida senza porsi alcun problema di sicurezza (contro l’8% della media nazionale).
Inoltre un altro dato preoccupante rivela che molti non conoscono il limite preciso di assunzione di alcool previsto per legge: solo il 28,4% degli intervistati bolognesi sa infatti di poter assumere sostanze alcooliche fino a 0,5 grammi per litro di sangue mentre il 29% ammette di non conoscere i limiti previsti dalla legge.
Per cercare di frenare questa situazione allarmante il governo torna nuovamente a discutere del tema della sicurezza stradale e mette in atto una linea dura, in particolare nei confronti dei giovani e dei neopatentati. La nuova proposta di legge, attualmente all’esame della commissione trasporti della Camera e destinato ad entrare in vigore in tempi brevi, prevede infatti la tolleranza zero e alcol zero per i giovani sotto i 21 anni, i neopatentati e i guidatori professionali. Per tutti gli altri un abbassamento del tasso alcoolico consentito da 0,5 grammi/litro a 0.2 grammi/litro di sangue.
Ma cosa ne pensano i bolognesi della nuova proposta di legge? Il 67% degli intervistati si dichiara favorevole, il 12,6% non crede invece che limiti più restrittivi e sanzioni più aspre siano più efficaci di quelli attualmente in vigore, infine un altro 11% crede che sia giusto adottare limiti flessibili a seconda dei diversi casi. Il 67,7% degli intervistati ritiene invece che per aumentare la sicurezza sulle strade sia necessario aumentare i controlli, il 70,7% crede che sia importante promuovere delle attività di sensibilizzazione alla sicurezza stradale soprattutto verso i giovani, infine il 51% considera una misura efficace rendere obbligatorio il test dell’etilometro all’uscita dei locali.
“La scarsa conoscenza degli effetti dell’alcool sulla guida purtroppo è un aspetto della sicurezza stradale ancora irrisolto” commenta Barbara Panzeri, direttore marketing di Direct Line. “Partendo dal concetto di base che chi guida ubriaco rischia di far del male a se stesso oltre che agli altri, dal punto di vista puramente economico è anche un danno per tutta la società. Crediamo che un numero superiore di controlli ed efficaci campagne di educazione stradale e sensibilizzazione possano certamente contribuire a ridimensionare questo fenomeno che sta assumendo dimensioni preoccupanti specialmente tra i giovani”.