Spacciatori e imbroglioni. Un napoletano propone a un nigeriano di scambiare cocaina con haschish, ma al posto della cocaina negli ovuli mette della semplice e innocua farina. Il nigeriano, ignaro, accetta lo scambio e va a comprare l’haschish da un tunisino, ma a sua volta nasconde buona parte del fumo in una scarpa e bara clamorosamente sul peso reale della droga.L’incredibile scenetta di truffa all’italiana è avvenuta lo scorso week end in piazzale Molza, vicino alla stazione delle autocorriere di Modena, sotto lo sguardo degli operatori del Nucleo problematiche del territorio della Polizia municipale e di una unità della Polizia di Stato.
Le forze dell’ordine erano in servizio per effettuare controlli in via Cittadella, Stazione Autocorriere e zone limitrofe.Poco prima delle 21, gli operatori, in abiti civili, hanno arrestato in via Molza, in flagranza di spaccio J. O., nigeriano di anni 27 domiciliato a Modena, e C. M., tunisino di 28, clandestino, censurato. J. O. aveva appena acquistato da C. M. per conto di F. F., trentenne residente a Napoli, ma domiciliato a Soliera, nel modenese, due grammi di haschish pagandoli 10 euro. J. O. si è opposto alla perquisizione colpendo con pugni e calci uno degli operatori, che ha riportato contusioni a un polso e ad una mano guaribili in 10 giorni. Nonostante la reazione violenta dello straniero, gli agenti lo hanno immobilizzato e ammanettato recuperando l’haschish nascosto in una scarpa.C. M. è noto alle forze dell’ordine perché coinvolto lo scorso marzo in una rissa con feriti avvenuta nello stesso luogo, molto probabilmente per un regolamento di conti tra spacciatori. Risulta colpito da espulsione su ordine del Questore di Modena. Il terzo protagonista della vicenda è F. F., incensurato, l’uomo che aveva proposto lo scambio cocaina – haschish, fermato alla guida di una Punto Fiat nonostante gli sia stata ritirata la patente in quanto assuntore di stupefacenti. Nel corso della perquisizione dell’ autovettura gli agenti hanno recuperato diversi involucri di cellophane contenenti sostanza in polvere di colore bianco risultata negativa a narcotest. Gli operatori hanno così effettuato per una perquisizione nel domicilio dell’uomo. Anche in casa, F.F. aveva confezionato della polvere bianca, risultata poi farina, con l’intento di frodare, per sua ammissione, eventuali assuntori di cocaina. Il primo cliente è stato il nigeriano che, prima di farsi rifilare la più classica delle “patacche”, ha tentato di personalizzare lo scambio rubando sul peso del fumo.