Le Brigate Rosse tornano a far discutere e il ‘proselitismo’ trova spazio anche su Facebook. Sul social network sono nati 21 gruppi, la maggior parte a favore di un improbabile ritorno agli anni di Piombo.‘Io rivoglio le Brigate Rosse!’ con 626 iscritti è quello più numeroso con tanto di ‘manifesto programmatico’: ”lo scopo è esortare il dibattito e la dialettica nelle analisi e negli orientamenti politici, sul tema della lotta armata per il comunismo in Italia”. Sono oltre mille i messaggi lasciati da chi ha aderito al gruppo, tra cui anche quello di un ragazzo per il quale ”le Br hanno usato si la violenza, ma l’hanno usata perché davanti a degli inetti che pensavano sol ai fatti propri quella sembrava essere l’unica strada verso il cambiamento”. Sul web c’è poi il gruppo per chi si sente ‘veramente brigatista rosso e soprattutto comunista’ intitolato ‘Brigate Rosse Partito Comunista Combattente’ con tanto di avvertenze per Digos e altri ”organi di controllo del regime”: questo gruppo, spiegano i creatori ”non è né un fiancheggiamento, ne’ una riorganizzazione delle brigate rosse p.c.c. ne’ una lista di candidati per il comunismo”.
A campeggiare è quasi sempre il classico simbolo: la scritta Brigate Rosse su sfondo rosso, con tanto di stella a cinque punte. Ben 45 persone hanno scelto di far parte di ‘Tutti quelli che pensano che le Brigate Rosse sono degli Eroi’ perché ”le Br non hanno mai fatto del male alla popolazione ma solo ed esclusivamente agli affamatori del popolo quindi i veri terroristi sono quelli che ogni giorno spinti dall’avidità creano fame disperazione e miseria”. Non manca chi sogna un ritorno al passato: in 47 hanno detto sì a ”Quelli nostalgici delle Brigate Rosse…Tornateeeeee!!!” il cui slogan e’ chiaro: ”Tutti quelli che rivogliono le Br x colpire questo Governo” e dove c’e’ chi scrive: ”riuniamo le Br e riprendiamoci l’Italia”. Contro la situazione attuale si scaglia il gruppo ”Resuscitiamo le Brigate Rosse ed Ammazziamo Berlusconi ” con 124 fan. Uno studente liceale ha lasciato una sorta di aut aut: ”o con lo Stato, o con le Br!” al quale non mancano repliche come ”Le Brigate Rosse non sono mai morte…”.
Il mondo di Facebook, però, non è compatto: in ogni gruppo ci sono contestatori e non mancano gruppi ‘ad hoc’ contro il ritorno dei brigatisti. ”Io odio le Brigate Rosse” conta 215 iscritti e un altro, con lo stesso nome, ha 19 partecipanti e idee chiare: ”vergogna per chi crede ancora in ideali falsi e assassini!”. Non mancano ‘Quelli che annienterebbero le Brigate Rosse’, in tutto 129 persone, chi aderisce a ”Sono comunista e le Brigate Rosse mi fanno schifo”, 261 membri, e un gruppo ”Per tutti coloro che pensano che le Brigate Rosse hanno fatto una cazzata”, con solo tre iscritti.
Nel social network c’e’ anche chi non gradisce nessuna delle parti: ”Via le Brigate Rosse da Facebook……….assassini” ha 189 iscritti, ”No all’idelogia delle Brigate Rosse dentro e fuori Facebook” ha raggiunto quota 880. ”Al pari di quelli che inneggiano ai boss mafiosi – si legge nella homepage- questi gruppi devono essere chiusi. Sicuramente chi vi ha aderito non appartiene alle Brigate Rosse: è impensabile che un gruppo clandestino utilizzi uno strumento come il web…. ma occorre impedire la veicolazione di queste ideologie. Dentro e fuori Facebook no alla diffusione di ideologie criminali ed assassine”.