Tra i 25 italiani nominati Cavalieri del Lavoro dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione della Festa della Repubblica del 2 giugno, figurano anche due imprenditori emiliano-romagnoli, Bruno Giglio e Antonio Patuelli.

Giglio, 61 anni, piacentino, impegnato nei servizi sanitari, ha iniziato la sua attività imprenditoriale nel 1967 nell’azienda di famiglia contribuendo allo sviluppo di servizi legati all’energia e alla gestione degli impianti tecnologici. Dal 2003 con la società Ingegneria Biomedica Santa Lucia, si è specializzato nel facility management nel settore ospedaliero. Con 140 dipendenti, di cui 115 tecnici, è attiva nella gestione e manutenzione delle apparecchiature biomediche e scientifiche e fornisce servizi a 60 strutture sanitarie.

Patuelli, 58 anni, ravennate, impegnato nel settore del credito, è presidente dal 1995 della Cassa di Risparmio di Ravenna Spa. Ha guidato lo sviluppo del gruppo bancario e ne ha favorito la trasformazione in una moderna banca con un forte radicamento sul territorio. Ha promosso l’azionariato diffuso, attualmente costituito da oltre 20mila azionisti della sola Cassa di Risparmio di Ravenna. Nel 1996 ha contribuito alla costituzione della società Finanziaria di Banche Romagnole, la Sofibar Spa, di cui è presidente. E’ Consigliere del Cnel, in rappresentanza dell’Abi. E’ titolare dell’azienda agricola di famiglia ed è stato parlamentare per due legislature concludendo la sua attività politica con l’incarico di Sottosegretario di Stato alla Difesa.