Le problematiche di tipo sanitario e socio assistenziale connesse al “rilevante” fenomeno degli incidenti stradali in Emilia Romagna sono oggetto di una risoluzione presentata dai consiglieri del gruppo di AN-PDL, primo firmatario Enrico Aimi, in cui si impegna la Giunta regionale ad attivarsi (nel quadro descritto dalla legge regionale ‘Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali’ L.r. 2/2003) per sollecitare enti locali, aziende sanitarie e soggetti del privato sociale a realizzare urgentemente adeguati servizi e interventi coordinati al fine di offrire sostegno e assistenza psicologica professionale alle vittime della strada e ai loro familiari.
“L’assistenza – precisa il documento – oltre che nella fase immediatamente successiva al verificarsi della tragedia, dovrà fornire supporto anche dopo il rientro a casa fino al recupero dei soggetti coinvolti”. Altra richiesta: prevedere, sempre nell’ambito della citata legge regionale, “forme di promozione e supporto ad iniziative di reciprocità ed auto aiuto per l’assistenza e il sostegno psicologico ai traumatizzati da incidenti stradali e alle loro famiglie”.
Aimi e colleghi evidenziano che tra le Regioni italiane a maggiore incidentalità stradale, l’Emilia-Romagna “è quella con la più alta incidenza di persone decedute o gravemente ferite: nel 2007 risultano 531 morti e 31.815 feriti a seguito di incidenti stradali (fonte Istat-Aci) rispetto ai 5131 morti e 325.859 feriti a livello nazionale”. “Al di là delle attività intraprese da associazioni di vittime di incidenti stradali e dei loro familiari, – si legge nel documento – sul territorio regionale non risulta una risposta adeguata da parte della Regione, degli enti locali o delle aziende sanitarie alle emergenze che un fenomeno di simile rilevanza presenta”. La legge regionale 2/2003 – ricordano i consiglieri a sostegno della richiesta avanzata – “si propone di prevenire, rimuovere o ridurre le condizioni di bisogno e di disagio derivanti da limitazioni personali e sociali o da condizioni di non autosufficienza attraverso un sistema integrato di interventi e servizi sociali realizzato dalla Regione e dagli enti locali con il concorso, tra l’altro, dei soggetti del Terzo settore”.“L’esigenza di volgere attenzione specifica, in particolare, alla disabilità acquisita a seguito di incidenti stradali – aggiungono – è tra gli obiettivi e le azioni da perseguire in tema di politiche giovanili dal Piano sociale e sanitario 2008-2010 della Regione Emilia-Romagna”.
Oltre ad Aimi hanno sottoscritto la risoluzione Luca Bartolini, Gioenzo Renzi e Alberto Vecchi.