Crossroads, l’ormai consolidato festival itinerante i cui concerti percorrono tutta l’Emilia-Romagna, è pronto per riprendere il suo lungo viaggio sulle strade emiliane del jazz, toccando il traguardo della decima edizione.
Durante l’arco di 3 mesi, dal 25 febbraio al 23 maggio, Crossroads farà tappa in una ventina di città lungo la via Emilia e sulla costa, facendole risuonare in circa quaranta serate di concerti, che vedranno impegnati i nomi più affermati della scena internazionale come del panorama italiano. Nell’edizione 2009 di Crossroads troveranno come sempre spazio anche le idee più fresche e i nomi più promettenti delle nuove generazioni della musica improvvisata, un’ampia serie di produzioni originali e numerose occasioni di sconfinamento creativo dal jazz ad altri stili musicali, dal latino-americano alla canzone d’autore. Crossroads 2009 è organizzato come sempre da Jazz Network in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e numerose altre istituzioni.
La manifestazione è stata presentata oggi a Bologna, nella sede della Regione Emilia-Romagna, con la partecipazione dell’assessore regionale alla Cultura, Alberto Ronchi, e della presidente di Jazz Network, Sandra Costantini. “Questa manifestazione è per noi particolarmente importante – ha commentato Ronchi -: in primo luogo perché coinvolge tutto il territorio regionale abbinando la tradizione a progetti speciali, quindi si colloca perfettamente all’interno del complessivo ragionamento sui finanziamenti all’espressione contemporanea, che cresceranno con la nuova Legge triennale per lo spettacolo anche nei confronti di Crossroads”. L’assessore ha definito la rassegna come “la spina dorsale di una complessiva programmazione jazzistica che fa dell’Emilia-Romagna una regione che non ha nulla da invidiare a nessuno, Umbria compresa, e che anzi per ciò che riguarda il rapporto tra spèesa e qualità ha qualcosa da insegnare a tutti”.
La prima tappa della decima edizione di Crossroads sarà il 25 febbraio al Teatro Fabrizio De André di Casalgrande con un quintetto italiano guidato da tre glorie del jazz nazionale: Stefano Di Battista, Fabrizio Bosso e Rita Marcotulli, che proporranno un Tributo a Fabrizio De André.
Tra gli ospiti stranieri del festival figurano nomi preziosi, dal quartetto di McCoy Tyner, che dopo i primi passi mossi con John Coltrane ha proseguito per la sua strada imponendosi come una delle figure più importanti della storia del jazz moderno (Correggio, Teatro Asioli, 17 marzo), a Ron Carter, che invece proviene dalla corte di Miles Davis e che proprio al divino trombettista dedicherà il suo concerto in quartetto (Correggio, 3 aprile).
Un altro celebre membro delle band di Miles Davis, per tutto il suo periodo elettrico, è il batterista Al Foster, che si esibirà alla guida del proprio quartetto a Cesenatico (Teatro Comunale, 17 aprile). La parata di nomi storici prosegue con il trio di George Cables, il pianista prediletto da Dexter Gordon, Art Pepper e numerosi altri numi jazzistici (Ferrara, Jazz Club, 25 aprile), e con Tom Harrell, uno dei trombettisti più toccanti e al contempo incisivi degli ultimi decenni, che sarà a Rimini in duo col pianista Dado Moroni (6 maggio). Ma ci sarà tempo anche per una delle collaborazioni più poetiche nel campo della musica jazz ricamata di R&B e pop, il duo Tuck & Patti, che celebrerà il suo 30° anniversario (Ravenna, Teatro Rasi, 2 aprile), nonché per l’astro della tromba Roy Hargrove, che sarà a Imola col suo quintetto (Teatro dell’Osservanza, 7 aprile).
Molti saranno anche i nomi italiani di rilievo all’interno di Crossroads 2009: dall’Italian Jazz Quartet del sempre prodigioso e ancora giovanissimo sassofonista Francesco Cafiso, la cui fama ha ormai raggiunto tutti i continenti del jazz (Casalgrande, 5 marzo), al New Quartet di Franco D’Andrea, una formazione che affianca l’energia dei suoi giovani membri alle inesauribili risorse creative di un decano del pianismo jazz di casa nostra (Piacenza, Conservatorio Nicolini, 14 marzo). Il quintetto “I Visionari”, una delle formazioni di maggior successo di Stefano Bollani, sarà a Russi (Teatro Comunale, l’8 aprile); il pianista Enrico Pieranunzi e il sassofonista Rosario Giuliani, artisti nel pieno della loro maturità espressiva, affronteranno in duo un tributo a Monk (Russi, il 18 aprile); Fabrizio Bosso tornerà a esibirsi a Crossroads 2009 assieme a Javier Girotto e al loro Latin Mood (Rimini, Teatro degli Atti, 28 aprile).
L’itinerario della decima edizione di Crossroads sarà completato da numerosi altri appuntamenti, capaci di offrire un ventaglio di stili musicali. In marzo si potranno ascoltare: il quartetto della cantante statunitense Karrin Allyson (Massa Lombarda, Sala del Carmine, l’8); il quintetto del trombettista Jack Walrath, che renderà omaggio a Charles Mingus, dei cui gruppi Walrath è stato solista e direttore musicale durante gli anni Settanta (Casalgrande, il 12); il quartetto Sangha codiretto dal sassofonista Seamus Blake e dal pianista Kevin Hays (Modena, La Tenda, il 15); l’incrocio tra jazz, musica brasiliana e canzone d’autore del sestetto Jacaré (Massa Lombarda, il 21); il quartetto del batterista Jeff “Tain” Watts (Bologna, Teatro San Martino, il 23); il quartetto della pianista Lynne Arriale, impreziosito dalla presenza di un ospite d’eccellenza come il trombettista Randy Brecker (Imola, il 25); la cantante e chitarrista brasiliana Joyce, che sarà assieme alla sua band a Longiano (Teatro Petrella, il 26); il BBG Trio, composto da tre iconoclasti come il batterista Han Bennink, il contrabbassista Ernst Glerum e il pianista Michiel Borstlap, che daranno una personale interpretazione delle composizioni di Monk (Modena, Baluardo della Cittadella, il 31). Al “Cassero” Teatro Comunale di Castel San Pietro Terme un intero fine settimana vedrà protagoniste le sonorità più contemporanee: le ricercatezze sonore del duo formato dal chitarrista Paolo Angeli e dal pianista e fisarmonicista Antonello Salis saranno seguite dalla prova del quartetto “Tinissima” di Francesco Bearzatti (il 28); un unico grande ensemble elettro-acustico di nove musicisti, il Collettivo Bassesfere, animerà invece la serata del 29.
Una serie di protagonisti del jazz italiano sfilerà in aprile: i Quintorigo, che ormai cavalcano tranquillamente le scene del jazz come quelle della musica leggera d’autore, col loro progetto su Mingus (Cervia, Teatro Comunale, l’1); Rosario Bonaccorso, che sarà a Russi col suo progetto “Travel Notes” (il 23); un quartetto all stars con Danilo Rea, Fabio Zeppetella, Ares Tavolazzi e Aldo Romano, impegnati in un tributo ad Antonio Carlos Jobim (Bomporto, Teatro Comunale, il 30). Due serate in compagnia di cantanti tra le più affermate sulle scene italiane si succederanno al Teatro Comunale di Dozza: l’omaggio al repertorio di Billie Holiday proposto dal quartetto di Ada Montellanico (il 4) e il duo che vedrà Maria Pia De Vito spalleggiata dal pianista Huw Warren (il 5). Le due giornate musicali di Dozza prevedono anche degli appuntamenti pomeridiani all’Enoteca Regionale dell’Emilia-Romagna: il 4 con il quartetto di Gaspare De Vito, il 5 con il duo formato da Michele Vietri e Lullo Mosso. Altre voci di consolidata fama si potranno ascoltare nei giorni seguenti: Maria Pia De Vito e David Linx, assieme a Diederik Wissels condivideranno la serata col quartetto di Roberta Gambarini (Correggio, il 9); Carla Marcotulli terrà invece un seminario (il 14 e il 15) e un concerto con Dick Halligan, Sandro Gibellini e il Quartetto Dorico, (il 15) a Ravenna (Teatro Rasi). Due produzioni originali di vasta portata sbarcheranno a Correggio: la Unknown Rebel Band, formazione che raccoglie dieci delle principali promesse dell’attuale panorama jazzistico italiano sotto la direzione del giovane astro nascente Giovanni Guidi (il 22), e il trio del pianista Danilo Rea immerso nel contesto sinfonico fornito dall’Orchestra Regionale dell’Emilia-Romagna (il 29).
In maggio si potranno ascoltare una produzione originale in omaggio a Don Cherry che vedrà impegnati Fabrizio Bosso, Géraldine Laurent, Henri Texier e Aldo Romano (Santarcangelo, Teatro Supercinema, il 2); l’omaggio alle canzoni di Charles Trenet proposto dalla cantante Barbara Casini in quartetto con Fabrizio Bosso (Fiorano Modenese, Teatro Astoria, il 7); il trio della pianista afro-americana Geri Allen, assieme al quale si esibirà il ballerino di tip-tap Maurice Chestnut (Correggio, il 9). Per la chiusura del festival, la Lydian Sound Orchestra, con ospite il percussionista Don Moye, sarà diretta da Riccardo Brazzale in una produzione originale dedicata ai grandi compositori della musica afro-americana (Imola, il 23).