Il Tribunale amministrativo regionale – sezione di Parma ha confermato la legittimità dell’ordinanza con la quale il Comune di Reggio ha stabilito gli orari di attività di rosticcerie, gastronomie e kebab del centro storico, fissandone la chiusura anticipata. I giudici amministrativi, al termine dell’udienza, ieri, accogliendo le tesi dell’Avvocatura comunale rappresentata dall’avvocato Santo Gnoni, hanno infatti respinto l’istanza di sospensiva presentata da sette gestori di kebab attivi in città.
“La decisione del Tar – dice il sindaco di Reggio, Graziano Delrio – conferma la legittimità dell’ordinanza, il cui obiettivo non è certo di penalizzare gli esercizi pubblici, ma piuttosto di creare i presupposti di una convivenza civile fra tutti, in città”.
“Lo scopo dell’Amministrazione comunale – spiega l’assessore a Città storica e Attività produttive, Mimmo Spadoni – è di garantire una vita ordinata della città, anche di fronte al manifestarsi di nuove abitudini e comportamenti in grado di compromettere la quiete pubblica e il decoro, nel rispetto delle esigenze dei residenti, dei frequentatori dei locali e degli operatori commerciali. Con la decisione di oggi, possiamo proseguire serenamente in questa direzione”.
Con l’ordinanza sindacale, emessa il 20 settembre 2008 si dispone che kebab, rosticcerie e gastronomie della zona del centro storico rispettino l’orario massimo di chiusura alle ore 22, oltre al divieto di vendere per asporto bevande alcoliche di qualunque gradazione ed in qualsiasi contenitore dopo le ore 20.
Questo, al fine di assicurare quiete pubblica, decoro e incolumità personale dei cittadini, in alcune zone della città e in particolare e in particolare in centro storico, dove “gli esercizi commerciali, di ristorazione e le abitazioni di residenza sono, per la stessa conformazione del tessuto edilizio storico, in piena contiguità”.
L’ordinanza era stata emessa in considerazione delle numerose segnalazioni di disagio da parte di cittadini all’Amministrazione comunale, circostanze poi confermate dai numerosi controlli svolti dalla Polizia municipale. Rosticcerie, gastronomie e kebab in orario serale e notturno, diventavano infatti ritrovo di numerose persone che creavano assembramenti, confusione e disturbo alla quiete pubblica: una situazione favorita in particolare dal fatto che le bevande vendute per asporto venivano consumate all’esterno dei locali e i contenitori venivano spesso abbandonati in giro o, in alcuni casi, utilizzati come strumenti in grado di danneggiare i passanti.
Si ricorda in proposito che nel 2008 la Polizia municipale ha svolto 874 controlli su attività artigianali (kebab, gastronomie, rosticcerie, pizzerie da asporto… ) e accertato 64 violazioni: una quarantina in kebab e gastronomie, di cui oltre 20 nel territorio della prima Circoscrizione, tra centro storico e zona stazione.