Purtroppo quello che avevamo previsto già più di cinque anni fa si è avverato e oggi ci troviamo di fronte alla possibile chiusura (e al sicuro forte ridimensionamento) della maggiore industria ceramica del nostro comprensorio. La causa non può essere ricercata, con ogni evidenza, soltanto nella crisi economica.


Per troppi anni (almeno venti) abbiamo auspicato che il nostro distretto fosse servito da adeguate infrastrutture viarie (prima fra tutte il collegamento all’A22), senza che la nostra classe politica desse la benché minima risposta.
Oggi iniziamo a pagare concretamente la miopia dei nostri amministratori, primi fra tutti i sindaci che si sono avvicendati nel governare Sassuolo, l’ultimo dei quali – Graziano Pattuzzi – siede da anni nel consiglio di amministrazione di Autobrennero.
Ora immaginiamo che tutti si riempiranno la bocca di belle parole, ma la verità è che è forse troppo tardi e che siamo probabilmente sull’orlo della peggiore crisi sociale che il nostro territorio abbia mai affrontato.
Auspichiamo comunque che Confindustria Ceramica e i sindacati sappiano almeno in parte mitigare il gravissimo problema sociale che conseguirà alla messa in mobilità di centinaia di lavoratori, ai quali esprimiamo la nostra solidarietà e il nostro sostegno in questo difficile momento.

Claudio Casolari
Luca Caselli