La crisi economica e il periodo di recessione che il nostro paese sta vivendo sta producendo i primi effetti anche nel distretto di Sassuolo con
forti ripercussioni sul mercato del lavoro.
Non è un caso che le vertenze individuali sono aumentate in maniera esponenziale in un settore, quello metalmeccanico, che generalmente ha livelli di vertenzialità individuale meno cospicui che altri, ha registrato
solo nell’ultimo mese una decina di impugnazioni di licenziamenti per calo di lavoro e per impossibilità di accedere al fondo di garanzia Eber da parte di quelle imprese che non hanno versato le quote contrattuali
facoltative.
E non è un caso che, specie nelle aziende piccole e artigiane, aumentano i licenziamenti individuali senza giustificato motivo con l’unico scopo di allontanare i lavoratori per ridurre i costi.
La FIOM di zona sta raccogliendo inoltre numerose denunce di tentativi da parte aziendale di convincere i lavoratori a dare le dimissioni con la promessa di una riassunzione al primo spiraglio di lavoro, anziché attivare
gli ammortizzatori sociali.
La crisi sta inoltre facendo emergere situazioni lavorative sommerse e irregolari, dove si ipotizza anche vera e propria intermediazione di manodopera.
Se questi fenomeni di destrutturazione del mercato del lavoro e di attacco ai diritti dei lavoratori interessano prevalentemente le piccole e medie aziende, in quelle di grandi dimensioni il fenomeno più preoccupante
riguarda i lavoratori precari che non vengono riconfermati; d’altro canto la mancanza di liquidità e la restrizione del credito alle piccole e medie aziende rischia di mettere in difficoltà i lavoratori alla puntualità del pagamento delle spettanze salariali.
Cosa fanno le istituzioni nazionali per fronteggiare una situazione che peggiora e di cui non si riescono a vedere prospettive? Incentivare le ore di straordinario si sta dimostrando un provvedimento inutile, mentre sarebbe necessario senso di responsabilità da parte di tutti – imprenditori lavoratori associazioni e governo – per interventi strutturali e di fiducia
come l’aumento delle retribuzioni e degli ammortizzatori sociali.
La Fiom insieme agli altri sindacati metalmeccanici chiederà quanto prima
un confronto con le istituzioni locali per fare il punto sullo stato della crisi e mettere in campo tutti gli strumenti utili per fronteggiarla.
La Fiom Cgil di Sassuolo rimane a disposizione di tutti i lavoratori che incorrono in problematiche di lavoro, anche solo per un consiglio. E’ possibile rivolgersi agli uffici di via Adda (sopra la coop di mezza via) il lunedì e giovedì pomeriggio (ore 15-18,30) o previo appuntamento telefonando in sede (0536.804704).