Ultimi due appuntamenti della stagione al Parco archeologico della terramara di Montale. Sabato 1 e domenica 2 novembre Wolfgang Loebisser, collaboratore del museo di Storia Naturale di Vienna, presenterà al pubblico le tecniche in uso nelle terramare per lavorare il corno di cervo e per trattare le pelli degli animali.
Le dimostrazioni si svolgeranno dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18 e il biglietto d’ingresso costa 6 euro (4 euro dai 6 ai 13 anni, gratuito fino a 5 e oltre i 65 anni).
Le corna di cervo, raccolte annualmente dopo la caduta spontanea, venivano lavorate probabilmente con strumenti in bronzo (asce, scalpelli, punteruoli).
Gli oggetti ottenuti, spesso di notevole raffinatezza, venivano utilizzati probabilmente anche per gli scambi, così come doveva avvenire anche per la comunità di Montale che ha restituito una delle più consistenti produzioni di oggetti in corno.
La concia delle pelli è senza dubbio una delle attività umane di origini più remote. Le pelli ottenute dalla caccia e dall’allevamento di animali, essiccate e trattate con grassi per renderle flessibili, inizialmente erano usate come indumenti o per la costruzione di tende, successivamente, come nell’età del bronzo, anche per la realizzazione di corazze e scudi.