Un’associazione no-profit avrebbe firmato nei giorni scorsi un accordo per la gestione dello stabile “Centro Direzionale Manfredini”, ex sede dell’Istituto di credito Banco San Geminiano e San Prospero, a Modena, al fine di realizzare, su una superficie pari a 37.000 metri quadrati, una galleria commerciale, una palestra, ristoranti, bar, uffici e sale convegni. Lo afferma il consigliere regionale Andrea Leoni (PDL-GDL) in un’interrogazione, evidenziando che lo stesso stabile, acquistato lo scorso anno da una società, sarebbe stato identificato dal Direttore generale dell’Ausl di Modena come “futura sede” dell’Azienda.
Considerando che il responsabile vendite della società avrebbe dichiarato a mezzo stampa che gli spazi riservati all’Ausl potrebbero occupare 17.000 metri quadrati dei 37.000 disponibili e che “da oltre 10 anni sono ciclicamente annunciati progetti ed ipotesi sulla collocazione della nuova sede dell’Ausl di Modena, senza che sia seguita alcuna concreta realizzazione”, Leoni chiede alla Giunta regionale se confermi l’ipotesi espressa dal Direttore generale dell’Azienda, a quanto ammonti il costo del progetto di trasferimento e se questo sia compatibile con gli obiettivi di razionalizzazione della spesa sanitaria. Il consigliere vuole quindi sapere quali siano i vantaggi derivanti dal trasferimento dell’Ausl nel centro direzionale Manfredini, se questo progetto sia compatibile con l’utilizzo degli spazi programmato dall’associazione no-profit che ha assunto la gestione della struttura, se il progetto esecutivo del trasferimento sia effettivamente attuabile, entro quali tempi potrebbe diventare operativa la nuova sede dell’Ausl, se la Regione ritenga opportuna la realizzazione di questo progetto e, in caso di risposta affermativa, quali azioni intenda porre in essere a sostegno di questo obiettivo.