Terzo appuntamento per il ciclo “Classica ma non troppo” l’iniziativa proposta dal Dipartimento di Fisica dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con il Centro di ricerca INFM-CNR S3 e il patrocinio dei Comuni di Modena e di Reggio Emilia, per proporre in modo accattivante e divulgativo i temi di punta della ricerca in fisica.


“In diversi settori di avanguardia della ricerca in fisica – precisa la prof.ssa Franca Manghi organizzatrice dell’iniziativa e docente dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – ancora oggi, quattrocento anni dopo, non si può fare a meno delle conquiste del pensiero scientifico di Galileo e Newton. Anzi, discutere dell’attualità della fisica classica e di come essa coesiste con la fisica moderna, è uno spunto per riflettere sul significato della scienza e sulla sua evoluzione”.

Il ciclo di conferenze, alla quarta edizione, oltre a promuovere la conoscenza della fisica tra i non addetti ai lavori, si caratterizza per la prima volta come occasione di legame e consolidamento dell’esperienza di Ateneo a rete di sedi: tutte le conferenze in programma, infatti, verranno di volta in volta proposte sia Modena che Reggio Emilia.

L’iniziativa, perciò, si terrà domani – martedì 29 aprile – alle ore 21.00 presso la Sala ex Oratorio del Palazzo dei Musei (viale Vittorio Veneto, 5) a Modena e la sera successiva, mercoledì 30 aprile, sarà replicata alla stessa ora presso il Complesso universitario ex Caserma Zucchi (via Allegri, 9) a Reggio Emilia. Ospite delle due serate il dott. Carlo Andrea Rozzi, ricercatore del Centro Nazionale di Ricerca INFM-CNR S3.

“I partecipanti – ha dichiarato il dott. Carlo Andrea Rozzi – saranno condotti in un territorio in cui la visione, il metodo e le tecniche della scienza sono applicate ai fenomeni sonori, fino al punto di interagire con i fondamenti del linguaggio musicale. Il percorso che va dalla fisica delle onde alla musica non è rettilineo, nè privo di sorprese, e l’esame congiunto dei fenomeni musicali dal doppio punto di vista, quello del fisico e quello del musicista, di fatto arricchisce l’esperienza percettiva anche di coloro che non possiedono una spiccata attitudine scientifica. L’incontro si svolgerà soprattutto attraverso la proposta di diverse esperienze multimediali, dall’analisi visiva dei suoni, alla simulazione interattiva delle onde basata sul materiale contenuto nel sito Fisica onde musica.

Carlo Andrea Rozzi
Carlo Andrea Rozzi, fisico teorico della materia, dopo la laurea a Pavia e il dottorato a Modena ha continuato la sua carriera scientifica a Berlino, San Sebastian e da alcuni anni a Modena come ricercatore del il Centro Nazionale di Ricerca INFM-CNR S3. Unisce alle sue competenze
scientifiche una lunga frequentazione della musica. Suona infatti il violino dall’età di otto anni. Ha frequentato la Civica Scuola di Musica “Monteverdi” di Cremona sotto la guida del M° Wim Janssen, ed ha sostenuto gli esami curricolari presso i Conservatori di Parma e Piacenza. Ha inoltre collaborato con formazioni strumentali in numerosi concerti in Italia e all’estero.