Ha l’obiettivo di sostenere strutture sanitarie e sociali nelle baraccopoli di Nairobi l’iniziativa di solidarietà “Sos Kenya – Oltre la violenza”, promossa a livello nazionale dall’organizzazione World friends Amici del mondo onlus, alla quale partecipano anche i campioni del Modena calcio e del Cimone volley. Fino al 6 aprile infatti, durante le partite casalinghe delle due squadre, verrà promossa tra i tifosi la campagna di raccolta fondi che potranno essere donati inviando un Sms al numero 48545 (al costo di 2 euro). Ulteriori informazioni sulle modalità di donazione si trovano sul sito World Friends.


La campagna di solidarietà è nata dopo le violenze scoppiate in occasione delle elezioni presidenziali in Kenya che hanno provocato 350 mila rifugiati e colpito anche diversi atleti, come hanno ricordato nel loro drammatico appello i vincitori della Corrida di San Geminiano in seguito al quale è nato il coinvolgimento degli sportivi modenesi. A proporla Gianfranco Morino, unico medico italiano a lavorare in un ospedale pubblico kenyano, che mercoledì 19 marzo ha incontrato Stefano Vaccari, assessore provinciale allo Sport e i rappresentanti del Modena calcio e del Cimone volley.

Come ha raccontato il medico, che da anni lavora per World Friends nelle baraccopoli di Nairobi, oltre ai morti e ai rifugiati, sono migliaia le persone che hanno perso il lavoro e la casa, l’accesso ai servizi sanitari e alle scuole è diminuito sia a causa dell’insicurezza generale che per il fatto che molti medici e insegnanti sono sfollati. I prezzi dei generi alimentari sono aumentati enormemente e sono molte le persone, soprattutto i bambini orfani, che non hanno neanche un pasto al giorno. «Obiettivo dell’iniziativa Sos Kenya è quindi superare l’emergenza aumentando i servizi che già offriamo di assistenza sanitaria e psicologica – spiega Morino – ma abbiamo anche bisogno di acquistare farmaci, materiale per la sala operatoria e cibo».
«Un’iniziativa importante e un’occasione in cui più che mai lo sport si fa portatore di un messaggio positivo di unità e di amicizia – ha commentato Stefano Vaccari – un modo per superare la violenze e diventare veicolo di solidarietà».

Tra i progetti pronto soccorso e aiuto psicologico
I fondi raccolti con l’iniziativa di solidarietà “Sos Kenya – Oltre la violenza” dell’associazione World friends sono destinati a sostenere strutture sanitarie e sociali.
In ambito sanitario, il progetto prevede l’istituzione di un servizio di primo soccorso e di assistenza psicologica negli slum di Baba Dogo e Huruma e la creazione di un centro post violenza sessuale (i casi di violenza, spesso di gruppo, sono infatti molto cresciuti) all’ospedale di Mbagathi. Una parte del budget sarà inoltre destinata al centro sanitario di Neema, la cui costruzione, seguita direttamente dall’associazione, è in ritardo a causa dell’emergenza.
In ambito sociale l’intervento prevede l’avviamento di un servizio di counselling, che coinvolgerà anche i presidi e gli insegnanti, in 50 scuole pubbliche e informali delle baraccopoli e nelle aree di Huruma e Baba Dogo. I fondi saranno infine destinati anche a coprire i costi urgenti per affitto e alimentari delle famiglie assistite dall’associazione che si trovano in particolare stato di indigenza.
I beneficiari dei progetti, che prevede un budget di 320 mila euro, saranno i circa diecimila studenti tra gli 8 e i 16 anni delle baraccopoli di Korogocho, Kariobangi, Huruma e Baba Dogo e gli abitanti delle comunità locali degli slums di Nairobi, un bacino di circa un milione di persone che potranno avere accesso ai servizi socio-sanitari.

World friends dal 2001 nelle baraccopoli di Nairobi
L’associazione onlus World friends, Amici del mondo, è stata costituita in Italia nel 2001. È un’associazione aconfessionale e apartitica che si riconosce nei principi della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
L’associazione realizza progetti nell’ambito della sanità, istruzione e formazione, promozione sociale e microcredito intervenendo nelle zone più povere del sud del mondo con una speciale attenzione alle baraccopoli di Nairobi dove sono stati attivati progetti sanitari, di formazione professionale e di promozione sociale.
Credendo nella necessità di una “cooperazione capovolta”, l’associazione ha collocato la “testa a sud”: il gruppo progettuale e parte del comitato direttivo si trovano infatti a Nairobi, dove lavorano con le comunità locali e ne raccolgono le richieste, condividendo con loro i progetti di sviluppo.
In Kenya World friends è stata ufficialmente riconosciuta come Organizzazione non governativa internazionale dal 2004.