La repentina introduzione di una quota fissa, da pagare oltre al ticket, per le ricette con cui si prescrivono visite ed esami specialistici in questi giorni sta creando una serie di disagi ai cittadini. Difficoltà interpretative ed una informazione ancora frammentaria, le due criticità maggiori che stanno emergendo e che inevitabilmente si traducono anche in un significativo rallentamento della gestione delle prenotazioni.
In proposito Federfarma Modena, l’associazione dei titolari di Farmacia, ricorda che praticamente nella totalità delle farmacie della provincia è possibile effettuare le prenotazioni tramite il Cup Web, un sistema che sfrutta le potenzialità di internet, e che, come di norma avviene nella fasi di transizione, i farmacisti stanno effettuando il massimo sforzo per aiutare le persone a comprendere la novità e a risolvere i dubbi che i pazienti sollevano.
“Anche in questo modo Federfarma, attraverso i propri associati, intende dare sostanza al ruolo che la farmacia ed i farmacisti svolgono su tutto il territorio, operando a fianco ed in stretta integrazione con la struttura pubblica per assicurare al cittadino un servizio professionale e qualificato, facilmente accessibile” – sottolinea Silvana Casale, presidente di Federfarma Modena.
In particolare, che il servizio di prenotazione di esami e visite specialistiche presso le farmacie riscuota il consenso della gente lo confermano i numeri. Nel 2006, infatti, si è superata quota 250.000, con una media mensile di oltre 20.000 prenotazioni. Risultati che rimarcano la funzione centrale delle farmacie come parte insostituibile del Servizio Sanitario Nazionale.