“La Signora Santandrea appena tornata a Bologna offende nuovamente le Associazioni di Categoria che rappresentano gli Operatori del commercio, del turismo e dei servizi. Non è la prima volta che accade e non ci meravigliamo quindi se usa toni che vanno oltre ogni ragionevole e corretto rapporto istituzionale”.


“Questo era già avvenuto il 6 settembre, il giorno dopo la riunione con le Associazioni di Categoria nella quale la Signora Santandrea non aveva presentato proposte ed aveva lasciato sul tavolo aperti il problema degli orari e dei dehors.
E’ un dato di fatto che da quando la Signora Santandrea è in carica non è stato possibile attivare forme costruttive di dialogo e di confronto. E non è certo denigrando e insultando i principali interlocutori che si dà un servizio utile alla città.
Ci lascia interdetti il fatto che l’intervista della Signora Santandrea sia stata rilasciata ad appena due giorni dal nostro incontro con il Sindaco Cofferati. Incontro nel quale ognuno, pur partendo da posizioni molto distanti, ha cercato di capire le ragioni dell’altro e ha tentato di mettere a punto proposte serie ed equilibrate per contemperare gli interessi delle imprese e dei cittadini.
Dopo il suo Grand Tour, la Signora Santandrea, incurante di quando avvenuto venerdi, entra nelle vicende molto delicate di queste settimane, nelle quali ha brillato per assenza, e con fare preconcetto afferma di non considerare plausibili ipotesi di soluzioni condivise.
C’è di più. Dal 6 marzo 2006, giorno in cui è stata nominata Assessore, la Signora Santandrea non ha raggiunto risultati apprezzabili per le nostre categorie. La situazione del commercio rimane difficile ed i progetti di valorizzazione commerciale non sono ancora operativi. Come definire poi se non una ritorsione nei nostri confronti la perdita dei contributi l.r. 41/97 per la riqualificazione delle imprese e gli interventi di valorizzazione?
Dopo le dichiarazioni rilasciate alla stampa, che offendono anche le migliaia di commercianti e cittadini presenti alla “Manifestazione per Bologna”, l’inconsistenza del dialogo, l’approssimazione dei confronti e la mancata risoluzione dei problemi che da mesi rimangono tutt’ora aperti, da oggi Ascom Bologna e Confesercenti Bologna non possono più considerare come interlocutore la Signora Santandrea. I temi delicati ed importanti in discussione richiedono un rappresentante dell’Amministrazione Comunale che sappia fare del dialogo e della concretezza e non della provocazione e della confusione la regola politica del suo operare.
Da oggi, per quanto ci riguarda, il nostro interlocutore unico diventa il Sindaco di Bologna”.

(Ascom Bologna – Confesercenti Bologna)