La Cgil medici si scusa con i cittadini per i disagi che seguiranno allo sciopero indetto congiuntamente oggi da tutte le rappresentanze sindacali. Ma precisa in una nota che ”un Paese che vuole essere competitivo non può consentire di lasciare per 39 mesi senza contratto i medici impegnati nella sanità pubblica”.


”I cittadini – ha detto il segretario nazionale Fp Cgil Medici, Massimo Cozza – sanno di chi sono le responsabilità di questa situazione”, che impedirà di effettuare visite, interventi ed esami diagnostici già programmati.

”Non è più tempo di parole, nè di promesse – ha continuato Cozza – vogliamo una formale proposta contrattuale che non ci costringa a lavorare oltre 40 ore a settimana, senza adeguate garanzie, formazione retribuita, assicurazione, senza neppure alcun ruolo reale nelle scelte delle direzioni aziendali e senza regolamentazione per i sempre più numerosi contratti atipici con i quali si assumono nuovi medici”.

La Cgil arriva al sesto sciopero e alla quarta manifestazione in meno di due anni, ”e per fortuna che il Ministro della Funzione Pubblica Baccini e il Ministro Sirchia stanno con noi…”, ha concluso Cozza.