Nuovo colpo di scena nel caso-Minardi, che apre scenari inesplorati su quali siano in materia di Formula 1 i limiti e le competenze del diritto sportivo e quelli della giustizia ordinaria dei singoli Stati: la scuderia di Faenza, che insiste nella sua richiesta di voler partecipare al gran premio di Australia nonostante le sue vetture non siano conformi al regolamento, ha diffuso una nota in cui sostiene che un giudice australiano le ha dato ragione.
Non solo: in giornata – ha reso noto la Minardi – alcuni funzionari della Corte Suprema dello Stato di Victoria consegneranno alla Fia un’ingiunzione del giudice Justice Hapersberger in base alla quale si intima di concedere alle scuderia il diritto di correre nonostante le sue monoposto siano non conformi al regolamento. ”Mr Justice Hapersberger, della Corte Suprema dello Stato di Vittoria – si legge nella nota della Minardi – ha concesso questo pomeriggio ‘un’ingiunzione interim’ che permetterà al team Minardi di partecipare alle sessioni di prove libere e qualifica del gran premio di sabato con vetture in specifiche motore e telaio 2004. La prossima udienza è prevista per domani (alle 14,15 ore australiane), occasione in cui la FIA potrà impugnare il provvedimento e presentare le proprie istanze”.
Questa ingiunzione ha creato sorpresa e imbarazzo nella Fia. ”La questione è molto, molto delicata – ha detto a Melbourne il portavoce della Federazione Internazionale, Richard Woods -. E’ evidente che se dovesse davvero prevalere la linea della Minardi questo andrebbe a costituire un un precedente pericoloso, si aprirebbero scenari inesplorati per la formula 1”. Perchè, di fatto, verrebbe meno la competenza della Fia sulle regole che governano la formula 1. La vicenda resta aperta. Domani (questa notte per l’Italia) la nuova puntata del caso-Minardi.