Un giorno speciale per il cardinale Camillo Ruini, vicario del Papa e presidente della Conferenza episcopale italiana, che ieri e’ tornato a Sassuolo, sua citta’ natale, per festeggiare il 50/o anniversario della prima Messa. Esattamente 50 anni fa, il 12 dicembre 1954, l’allora don Camillo celebro’ Messa per la prima volta nel Duomo di San Giorgio: nella stessa chiesa ieri mattina ha presieduto il rito religioso, alla presenza di numerose autorita’ e di tantissimi fedeli e amici

Al suo arrivo a Sassuolo, il cardinale e’ stato ricevuto dal vescovo di Reggio Emilia e Guastalla mons. Adriano Caprioli, e dal sindaco Graziano Pattuzzi. Un saluto di benvenuto e’ stato letto da Roberto Costi, amico d’infanzia del prelato e oggi direttore del teatro Carani di Sassuolo. Nella sua omelia, il cardinale ha ricordato prima di tutti i suoi genitori, cosi’ come alcuni canonici scomparsi, fra cui mons. Zelindo Pellati e mons. Ercole Magnani, quindi si e’ soffermato sul suo affetto per Sassuolo, ”questa piccola, ma tanto viva citta’ che rimane sempre la mia prima casa, il luogo delle amicizie piu’ antiche e piu’ tenaci”.

Il cardinale ha osservato che dal giorno della sua prima Messa ”Sassuolo e’ molto cambiata, ma ha saputo vivere e mettere a frutto il mutamento con straordinaria efficacia, almeno dal punto di vista economico e sociale”. Tra i cambiamenti piu’ evidenti, secondo il cardinale, c’e’ l’arrivo di ”una moltitudine di persone che vengono da Paesi lontani, buona parte dei quali non condividono la nostra fede e le nostre radici culturali”. ”Come cristiani, non possiamo essere nemici della liberta’ e dell’intelligenza dell’uomo, tanto meno arrestare i cambiamenti, ma dobbiamo indirizzarli al bene per ricavare da loro quello che aiuta a vivere in modo piu’ pieno la nostra dignita’ di persone umane”, ha aggiunto, sottolineando la necessita’ di restare legati alle radici.
Al Cardinale sono stati offerti vari doni, in ricordo di questo suo ritorno a Sassuolo: fra gli altri, una piastrelle in gres porcellanato, di misure 90 centimetri per 90 centimetri, raffigurante l’effigie cardinalizia e medaglie commemorative coniate appositamente dall’Associazione filatelica nunismatica sassolese. Al termine del rito, il cardinale e’ intervenuto al pranzo presso l’Oratorio Don Bosco, con circa 300 partecipanti.





Monsignor Ruini – dice il Sindaco di Sassuolo Graziano Pattuzzi – è uno dei concittadini più illustri che la storia della nostra città ricordi, lui stesso, nel discorso fatto durante la S.Messa, ha tenuto a rimarcare quanto sia fiero di essere sassolese. Per questo motivo noi abbiamo voluto omaggiarlo di un prodotto della sua terra, il frutto del lavoro e della ricerca di generazioni di sassolesi che tanto lustro, proprio come il Cardinal Ruini, hanno dato alla nostra città”.


La piastrella, 90 cm per 90 cm, è stata realizzata da Francesco Marchetti di Ker-Av.

L’idea iniziale era quella di una semplice piastrella decorata a mano – dice Marchetti – poi abbiamo pensato di fare qualcosa di più significativo, qualcosa di spessore, con una tecnica insolita utilizzata da Ker-Av. Si tratta di polvere di vetro serigrafata che viene cotta una prima volta a bassa temperatura, poi spruzzata e acquerellata. In seguito viene cotta una seconda volta ad alta temperatura e, in ultimo, levigata. Questa doppia cottura, prima a bassa e poi ad alta temperatura, permette ai colori di penetrare nel vetro offrendo un effetto cromatico irripetibile”.