Dopo il caro-vaccino antinfluenzale è la volta del caro-latte in polvere. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha convocato il Movimento dei consumatori che, per primo, segnalò l’impennata dei prezzi. Il prodotto risulterebbe essere tra i più cari in Europa.
Secondo l’indagine una confezione si paga nel nostro Paese circa 40 euro contro i 10 fuori dai confini nazionali. La denuncia dei Consumatori risale alla scorsa primavera.
Del resto lo stesso ministro Girolamo Sirchia lo aveva già detto implicitamente dichiarando qualche giorno fa dopo il caso vaccino-antinfluenzale: “La battaglia non è ancora conclusa, prometto che non mollerò”. Il momento è propizio, non c’è periodo migliore per agire: il calo del 10% operato a maggio dopo due mesi di braccio di ferro, ha lasciato infatti tutti scontenti. La Federfarma, già scesa in campo per il caro-vaccino, ha chiesto che alle farmacie italiane venga permesso di acquistare il latte direttamente dalla Germania, così da poter conseguentemente applicare un pezzo al pubblico più basso.
Anche sul fronte dei consumatori qualcosa si muove e spontaneamente una forma di protesta sta prendendo piede. Gruppi di consumatori stanno sperimentando l’acquisto via Internet, reperendo il prodotto sul mercato internazionale a prezzi quattro volte inferiori. L’iniziativa partita da Milano si è estesa anche a Torino e tra breve approderà anche venezia, Roma, Bari, Verona e Modena.
Sul prezzo del latte inciderebbe inoltre la limitata offerta al pubblico tramite la grande distribuzione commerciale e ad esserne colpite sarebbero proprio le famiglie che negli ultimi tempi hanno visto erodere il potere d’acquisto dei propri stipendi a fronte dell’impennata dei prezzi del nutrimento dei bebè.