Non più un foglio di carta che riporta foto,
informazioni anagrafiche e l’impronta digitale, ma un supporto tipo carta di credito, con microchip ed una banda a memoria ottica che riporta tutte le notizie sul titolare.

La novità è contenuta in un decreto, firmato dal ministro dell’ Interno, Giuseppe Pisanu, di concerto con il ministro dell’ Innovazione tecnologica, Lucio Stanca, pubblicato oggi in Gazzetta ufficiale.

L’obiettivo è scoraggiare le facili contraffazioni del
documento, consentire un’ identificazione certa da parte delle istituzioni competenti, consentire un migliore monitoraggio dei confini del Paese, grazie ad uno strumento in grado di agevolare i controlli nei punti di ingresso.
Come le carte di credito, anche il nuovo permesso di soggiorno avrà un pin, il numero identificativo personale necessario all’utilizzo telematico del documento.

E’ previsto che il Dipartimento di pubblica sicurezza
fornisca alle questure il software di sicurezza finalizzato a garantire l’integrità e la riservatezza dei dati durante la trasmissione delle informazioni necessarie alla formazione dei documenti di soggiorno.