Circa cinquecento donne straniere allontanate ogni anno dalla strada, e accompagnate nel difficile cammino verso la conquista di una vita normale, dignitosa. E’ il bilancio del progetto regionale ‘Oltre la Strada‘, che per il 2004-2005 ha ottenuto un finanziamento di 423.500 euro dal Dipartimento per le Pari opportunità, attraverso i fondi stanziati per i programmi di protezione sociale.
Il progetto, impegnato nel contrasto allo sfruttamento a fini sessuali delle donne e minori straniere, si avvale delle possibilità garantite dall’articolo 18 del Testo unico sull’immigrazione, che prevede l’attivazione di percorsi di protezione e integrazione sociale per chi decide di uscire da situazioni di violenza e costrizione da parte di organizzazioni criminali.
‘Oltre la Strada‘ si fonda su una vera e propria rete regionale, al cui interno dieci enti – tra Comuni, Aziende Usl e Consorzi socio-sanitari dell’Emilia-Romagna – gestiscono progetti territoriali con il sostegno di organizzazioni del terzo settore. I percorsi di protezione e integrazione sociale rivolti alle donne che lasciano la strada consistono in attività di accoglienza, alfabetizzazione, formazione e inserimento lavorativo.
‘Con ‘Oltre la Strada‘ – spiega l’assessore regionale alle Politiche sociali, Gianluca Borghi – la Regione Emilia-Romagna intende proseguire nella sua azione di contrasto dello sfruttamento sessuale di donne e minori, che si traduce, concretamente, con la presa in carico di circa 500 persone all’anno. Tutto ciò in attesa che il Governo, mentre da un lato eroga finanziamenti per i programmi di protezione sociale, chiarisca la propria linea di intervento sul tema della prostituzione in generale.