“Si ricomincia a sorridere. Si
vedono i primi segnali che inducono all’ottimismo e dopo 3 anni
di chiusure in negativo, per noi imprenditori è una boccata
d’ossigeno. Con molta probabilità nel 2004 manterremo il volume
di fatturato del 2003, vale a dire sui 1.405 milioni di euro”.
Lo ha affermato oggi alla Fiera di Rimini Pierluigi Ponzoni,
presidente di Acimac l’associazione costruttori italiani
macchine e attrezzature per la ceramica nella giornata
inaugurale di Tecnargilla il diciannovesimo Salone
Internazionale delle Tecnologie e delle forniture all’industria
ceramica e del laterizio.

La rassegna biennale (durerà fino al 5 ottobre) è stata
inaugurata dal Sottosegretario alle Infrastrutture Paolo
Mammola. Secondo il presidente Ponzoni “il Medio Oriente, il
Sud Est Asiatico, l’Est Europa e il Messico sono, per quanto
riguarda i mercati, tra quelli che stanno esprimendo la domanda
maggiore di tecnologia per ceramica. L’Iran, ad esempio, sta
effettuando massicci investimenti in impianti nuovi, così come
il Messico, la Russia, la Polonia, nazioni in cui l’industria
ceramica sta sviluppandosi a ritmi intensi”. E l’Italia?
“Meno. I segnali emersi già nel primo semestre del 2004
confermano una contrazione delle vendite sia in Italia che in
Spagna, i mercati principali per il comparto. Il mantenimento
del fatturato sarà infatti realizzato prevalentemente con
aumento di export”.


In questa edizione di Tecnargilla (sono 14 i padiglioni
occupati e 83.000 metri quadrati l’area espositiva lorda) sono
presenti 773 espositori di cui 481 italiani e 292 stranieri (di
questi 23 sono cinesi, erano 14 nel 2002 arrivando ad essere i
quarti espositori esteri). Presenti per la prima volta
espositori (diretti o rappresentati) da Tailandia, Perù, Corea,
Svezia, Argentina, Danimarca e Marocco. Due le sezioni speciali
a Tecnargilla: Kromatech, la sezione speciale dedicata al colore
e alla creatività mentre in questa edizione “debutta”
Claytech, la sezione speciale dedicata alle tecnologie del
laterizio.