“Il Biennio sperimentale di musica Jazz nasce all’Orazio Vecchi, grazie alla collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, come corso istituzionale; in altri termini prevede, in analogia con i corsi tradizionali, un esame di ammissione, lezioni con cadenza regolare, esami finali di verifica del rendimento degli allievi. L’attività didattica si estende nell’arco dell’intero anno accademico”.

“Come avviene anche nei corsi ordinari, ogni classe prevede un numero massimo di studenti, per garantire un efficace svolgimento delle lezioni. Nel corso di Jazz sono previsti 12 studenti per classe, distribuiti nei corsi di tromba, trombone, sax/clarinetto, pianoforte, chitarra, contrabbasso, batteria, per un totale di 96 allievi al massimo”.

E’ quanto precisa Liliana Forti, direttrice dell’Istituto musicale pareggiato Orazio Vecchi, in merito alle notizie apparse sulla stampa. “La presenza di Demo Morselli, quale docente e direttore della big band, nella quale gli studenti avranno opportunità di fare esperienze, non è imputabile alla sua notorietà in ambito mediatico – continua Liliana Forti – ma dovuta alla completezza della sua formazione e carriera musicale”.

“Il Biennio Sperimentale di musica Jazz – aggiunge il direttore dell’Orazio Vecchi – nasce in ambito istituzionale accanto ai corsi di Alta Formazione che vedono tra i docenti il maestro Luciano Pavarotti e i tenori Mirella Freni e Raina Kabaivanska, che l’Istituto musicale Pareggiato Orazio Vecchi sta attivando con autorizzazione Ministeriale e con la collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Si tratta del primo passo legato all’attuazione della Riforma dell’istruzione artistica, che prevede una trasformazione delle Istituzioni musicali italiane preposte alla formazione ed una graduale modifica dell’ordinamento vigente con proposte dell’offerta formativa ampia, diversificata e rivolta al più ampio numero di studenti”.

“Infine – conclude il direttore dell’Istituto musicale – preme precisare che da parte dell’Orazio Vecchi, c’è la più grande disponibilità a collaborare con realtà locali, qualora vi siano le condizioni per farlo. Lo dimostra la costante presenza dell’Istituto a manifestazioni ed iniziative nate dalla collaborazione con associazioni, enti e istituzioni cittadine”.