Parte da tutti i filosofi e gli
studiosi presenti al ‘Festival filosofia’ di Modena, oggi
arrivato all’ultima giornata, un appello per la salvaguardia
dell’Istituto italiano per gli studi filosofici di Napoli,
fondato nel 1975 da Gerardo Marotta, e per l’Istituto italiano
per gli studi storici di Napoli, fondato nel 1946 da Benedetto
Croce, che sono in difficoltà economiche e rischiano la
chiusura.
“Sono i poli di un sistema culturale che da Napoli si
irraggia in tutto il paese e, superandone i confini, afferma il
prestigio della cultura italiana nel mondo”, sottolinea
l’appello. L’Istituto per gli studi filosofici “é stata una
delle creazioni più coraggiose nell’orizzonte della cultura
meridionale ed europea del secondo dopoguerra”, è detto nella
lettera.
“Fino a ora ha vissuto grazie al patrimonio personale che
l’a vvocato Marotta vi ha generosamente profuso e ai contributi
che lo Stato ha erogato con discontinuità – prosegue – La sua
chiusura o l’eventuale perdita della sua autonomia
rappresenterebbero un grave danno per la cultura italiana e una
sconfitta per la vita civile di Napoli e del Mezzogiorno. Le
attività dell’istituto e delle numerose scuole estive
organizzate all’estero e in diversi paesi italiani, soprattutto
nel Sud, dove hanno rappresentato un efficace antidoto al
degrado intellettuale e morale, hanno costituito per decenni una
fucina di formazione per i giovani”.
Da parte sua, l’Istituto per gli studi storici “ha formato
generazioni di storici che hanno profondamente innovato il clima
della ricerca storica nelle università e nella cultura italiana, continua l’appello, anch’esso versa oggi in difficoltà
economiche per lo scarso interesse a esso rivolto tanto dai
poteri pubblici quanto dai soggetti privati”.
Nell’appello, la situazione è definita ‘grave’: alle massime
autorità politiche e istituzionali viene richiesto un
intervento “affinché questi istituti possano adeguatamente
continuare a svolgere il proprio importante ruolo nella cultura
del nostro tempo”.