Sette ordinanze di custodia
cautelare detentive sono state eseguite dai carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Modena nei confronti di imprenditori italiani responsabili di procurato ingresso nello Stato, favoreggiamento della presenza illegale e falsa regolarizzazione di oltre 200 cittadini extracomunitari.


L’operazione, denominata ‘Dreaming job’, e’ scattata alle 4.30 della scorsa notte – al termine di una prolungata e complessa attivita’ investigativa in materia di lavoro, tesa a contrastare lo sfruttamento di cittadini extracomunitari irregolari, impiegati in attivita’ dove vi e’ maggiore difficolta’ a reperire mano d’opera – e ha visto la
collaborazione dei militari dei comandi provinciali di Modena, Ferrara e Messina.

Lo spunto e’ stato un primo sequestro, eseguito dai militari del Nucleo ispettorato del lavoro di Modena nel luglio 2003, di alcune decine di ‘nulla osta al lavoro per stranieri non Unione europea’ relativi alle quote stabilite per quel periodo dal ministero del Lavoro. Dopo un attento esame di alcuni documenti, che recavano marche da bollo falsificate, i carabinieri hanno approfondito gli accertamenti su tutte le aziende i cui titolari avevano fatto richiesta nominativa di extracomunitari da impiegare alle proprie dipendenze.


Una prima perquisizione compiuta a Novi di Modena a carico di Stefano Mascherini, 48 anni, proprietario di una ditta di impiantistica termidraulica, ha permesso ai militari di acquisire ulteriori elementi di prova sulla vastita’ del fenomeno e il coinvolgimento di altri imprenditori delle province di Modena, Bologna e Reggio Emilia nella falsa regolarizzazione di manovalanza, previa pagamento, proveniente dall’area Medio Orientale, in particolare dal Pakistan, dall’ Estremo Oriente (in maggioranza dalla Cina) e dal Nord Africa (Marocco e Tunisia). Il tutto approfittando della sanatoria e successivamente dei cosiddetti ‘flussi migratori’ nell’ambito delle quote che il ministero del Lavoro e politiche sociali fissa per l’ingresso dei cittadini extra Ue. La ‘mazzetta’ che uno straniero doveva pagare poteva arrivare a 5.000 euro.
Stefano Mascherini e Giuseppe Malavasi, 47 anni, di Carpi, ritenuti gli organizzatori del giro, sono stati trasferiti nel carcere di Modena. Gli arresti domiciliari sono stati invece disposti per Francesco De Pasquale, 46 anni, di Novi di Modena; Gerardo Santamaria, 44 anni, e Maurizio Giuseppe Arena, 38 anni, anch’essi residenti a Novi; Andrea Baruffaldi, 48 anni, di Cento (Ferrara); Stefano Arena, residente a Terme Vigliatore (Messina).