Meno di 23 milioni di persone leggono almeno un libro non scolastico l’anno. Si tratta del 41% della popolazione sopra i sei anni. Anche se in leggera crescita sull’anno precedente (+1,1%), è un valore tra i più bassi in Europa.
Il dato è stato reso noto agli Stati generali dell’Editoria.
Continua anche lo squilibrio tra Nord e Sud, con una diffusione di libri rispettivamente del 48-50% e del 29-32%.
Un italiano su due al Nord legge almeno un libro l’anno, mentre al Sud e le Isole solo tre su dieci.
Nel 2003, l’Italia è stata anche il terzultimo paese europeo, prima solo del Portogallo e della Grecia.
Pesano i valori sui titoli pubblicati ogni mille abitanti (0,95 contro 1,01 della Germania e 1,60 della Spagna).
A confermare un trend non positivo c’è la diminuzione della tiratura media dei titoli, che è arrivata a 4.800 copie, best seller inclusi (negli anni ’80 si era a quota 8.500 copie). La tiratura media delle novità è passata dalle 6 mila copie del 1995 alle 4.700 del 2002.