Chiusi ormai i termini per il concordato preventivo, ai contribuenti resta tempo fino al 16 aprile per una eventuale adesione alle sanatorie fiscali: dal concordato per gli anni pregressi al condono tombale. Per tutti, una buona notizia: proseguirà la sospensione delle attività di controllo, disposta dalla Gdf a favore di chi, sotto ispezione, manifesta l’intento di ricorrere a una delle sanatorie introdotte con l’ultima legge finanziaria in relazione al periodo d’imposta 2002.


La decisione fu annunciata il 25 febbraio con una lettera del comandante generale della Gdf, Roberto Speciale, al Consiglio nazionale dei dottori commercialisti che ne faceva richiesta. Una sorta di ‘tregua’ accordata fino al 16 marzo, termine originario di scadenza delle sanatorie, peraltro coincidente con quello del concordato preventivo. Successivamente, con il decreto cosiddetto ‘mille proroghe’, i condoni sono stati portati al 16 aprile.

Cosa farà la Gdf? Anche se non c’è stata una ulteriore comunicazione di tipo ufficiale, il silenzio va interpretato quale allungamento della sospensione, che seguirà la proroga legislativa. Non bisogna tuttavia pensare che le sospensioni dei controlli avranno natura indiscriminata. Il criterio di comportamento delle ‘Fiamme gialle’ resterà quello precisato a suo tempo dal Comando generale: “A queste iniziative, che rispondono ai principi di efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa, sarà dato corso valutando caso per caso, laddove non ricorrano cause ostative o particolari motivi che richiedano la prosecuzione dell’intervento”.