Sono 1.156 gli evasori totali individuati dalla Guardia di Finanza nei primi due mesi di quest’anno, e 158 gli evasori parziali ‘paratotali’. Il dato rivela un incremento rispetto all’anno scorso, quando ammontò a 6.502 il numero degli evasori totali scovati dalle ‘fiamme gialle’ nell’arco dei dodici mesi (furono 1.232 quelli ‘paratotali’).
La base imponibile recuperata a tassazione è pari a 587,1 milioni di euro per gli evasori totali, che risultano avere con il Fisco anche un debito di 67,4 mln per Iva relativa e 129,6 mln per Iva dovuta.
La base imponibile riportata a tassazione tra i ‘paratotal’ è pari a 100,8 mln. L’Iva evasa ammonta a 16,2 mln per quella relativa e a 19,9 mln per quella dovuta. Tra gennaio e febbraio scorsi, sono state eseguite 385 verifiche generali, 3.545 parziali e 5.397 verifiche specifiche.
Per quel che riguarda le verifiche generali, sono ammontati a 403,4 mln di euro gli elementi positivi di reddito non dichiarati o registrati; a 50,8 mln gli elementi negativi di reddito non deducibili. E’ di 52,1 mln l’Iva relativa e di 90,1 mln l’Iva dovuta. Sono pari a 1,2 mln le ritenute non versate e a 10,1 mln i ricavi non contabilizzati.
Per le verifiche parziali, gli elementi positivi di reddito recuperati sono pari a 467,6 mln; quelli negativi non deducibili sono 135,4 mln. E’ pari a 71,7 mln l’Iva relativa e a 110,7 mln l’Iva dovuta. Ammontano a 4,1 mln le ritenute non versate; a 32,9 mln i ricavi non contabilizzati.
Le verifiche specifiche segnano elementi positivi di reddito recuperati per 10,3 mln ed elementi negativi per 17,9 mln. L’Iva evasa somma 8 mln di Iva relativa a altri 10,3 di quella dovuta. Le ritenute non operate sono pari a 1,3 mln; i ricavi occultati a 3,8 mln.