Le Fiere devono specializzarsi attorno alle vocazioni produttive dei territori ed è “un gioco a somma zero se la competizione è quella di portarsi via le fiere a vicenda”. Monito dell’assessore alle attività produttive dell’Emilia-Romagna Duccio Campagnaoli rivolto ai vertici della Fiera di Milano dove sarebbero in atto tentativi per portare a Milano il Saie e la filiera delle Fiere dell’edilizia che da sempre si svolgono a Bologna.
L’occasione è stata la presentazione nel capoluogo emiliano di tre fiere del packaging per i settori farmaceutico, della sicurezza alimentare e dei materiali per l’imballaggio (Pharmintech, Safe Food, Pack Mat) in programma a Bologna dall’8 all’11 giugno. Ad organizzarle sara la società Ipak-Ima, guidata da Guido Corbella, che ogni tre anni organizza una omonima fiera a Milano sul packaging nonostante sia l’Emilia Romagna la food valley produttiva per questo settore.
“Bologna e l’Emilia Romagna sono il centro produttivo per le macchine automatiche, ma non accadeva che fosse il luogo più importante per le attività fieristiche di questo settore – ha detto Campagnoli – ora auspico che Bologna divenga nel futuro il centro fieristico di eccellenza per il packaging”.
Alla presentazione delle tre rassegne era presente lo stesso Corbella che, chiamato in causa dall’assessore, ha ribadito che Ipak-Ima resterà a Milano, anche se sono importanti le nuove fiere di Bologna perché sono rassegne “molto specializzate e di nicchia”. E’ stato a questo punto che Campagnaoli ha rincarato la dose dicendo che se Milano vuole portare il Cersaie a Bologna, allora “noi vogliamo Ipak-Ima a Bologna”.