Si è legato al portone del
municipio di Castellarano, nel comprensorio ceramico reggiano,
si è cosparso di nafta e con un accendino ha minacciato di
darsi fuoco se non gli fosse stato restituito il figlio di dieci
anni, affidato una decina di giorni fa dai servizi sociali a
un’altra famiglia per una vicenda di presunti maltrattamenti.
Dopo due ore di trattativa, in un momento di disattenzione i
vigili del fuoco, giunti da Reggio e da Sassuolo, sono riusciti
a bagnarlo con i getti di alcuni estintori, mentre da tergo i
carabinieri di Castellarano e Castelnuovo lo hanno
immobilizzato. L’uomo, che ha poco più di trent’anni, è stato
portato in caserma, per essere poi sottoposto ad accertamenti
sanitari.
Il tutto è avvenuto nel pomeriggio di ieri. L’uomo si è incatenato
a una sedia e poi ad una maniglia del portone principale del
Comune, poi si è versato addosso il liquido infiammabile e
brandendo l’accendino ha minacciato di appiccare il fuoco se non
avesse riavuto subito il figlioletto. Quest’ ultimo una decina
di giorni fa era scappato da casa, si era recato a scuola e alle
maestre aveva raccontato di aver subito maltrattamenti dal
genitore. Da qui la decisione d’urgenza di toglierlo per ora dal
contesto familiare.