La crescita del Pil italiano nel 2003 è stata dello 0,3%, con un rallentamento rispetto allo scorso anno quando il prodotto interno era cresciuto dello 0,4%. Lo rende noto l’Istat che ha così rivisto la stima preliminare dello 0,4%.
I tecnici dell’Istat ricordano che la stima preliminare del Pil 2003 (+0,4% rilevata il 13 febbraio) era corretta per il diverso numero dei giorni lavorativi, due in più rispetto al 2002 mentre la stima diffusa oggi risente anche della revisione dei livelli di Pil degli anni precedenti.
Il valore del Pil nel 2003, a prezzi costanti (1995), è stato pari a 1.039.367 milioni di euro (1.300.926 milioni a prezzi correnti). I consumi finali nazionali sono aumentati dell’1,5% (+1,3% la spesa delle famiglie; +2,2% quella della pubblica
amministrazione ) mentre è calato del 2,1% l’apporto degli investimenti fissi lordi e dello 0,6% quello delle importazioni di beni e servizi. I consumi finali interni sono aumentati dell’1%.
Il maggior apporto alla formazione del pil arriva dal settore delle costruzioni (+2,5%) e dei servizi (+0,7%) mentre l’industria e l’agricoltura hanno registrato una diminuzione del valore aggiunto pari rispettivamente allo 0,1% e al 5,6%.