L’ozono, per il quale il Consiglio dei Ministri odierno ha dato il primo via libera ai nuovi limiti contenuti nel decreto di ratifica di direttiva comunitaria, è
considerato uno dei nemici più minacciosi delle città, soprattutto d’estate perchè favorito dall’insolazione.
E così, proprio per le elevate temperature, l’estate 2003 è stata la peggiore degli ultimi 10 anni in fatto di allarme. In vaste zone d’Italia e d’Europa è stato registrato il livello più elevato di inquinamento da ozono dell’ultimo decennio, secondo dati dell’Agenzia europea dell’Ambiente diffusi di
recente dall’Apat (l’agenzia per l’ambiente).
In Italia, in 82 stazioni di rilevamento sulle 122 distribuite su tutto il territorio nazionale, sono stati superati i limiti di inquinamento consentiti dalla normativa europea, fissati attualmente in 240 microgrammi al metro cubo di aria (ma fino a poco tempo fa erano 360). Per l’agenzia europea, inoltre, le concentrazioni massime sono state di 368 microgrammi al m3,
mentre quelle medie generali si sono attestate sui 205.
Dallo studio dell’agenzia europea, secondo l’Apat, emerge che ”nonostante in Italia siano state notevolmente ridotte le emissioni dei precursori dell’ozono (ossidi di azoto e composti organici volatili), risulta tuttavia confermata la situazione
preoccupante dovuta alla presenza di smog foto-chimico nei mesi estivi”.