Appuntamento col musical questa sera dalle 21 al Teatro Carani di Sassuolo:
arriva Raffaele Paganini con Rodolfo Valentino di Harold Troy per la regia di Claudio Insegno.




Rodolfo Valentino, un mito in carne e ossa. Un uomo, o meglio un ragazzo, entrato nella leggenda grazie a una fugace apparizione nel mondo della celluloide e ad una morte tanto inaspettata e misteriosa. Un artista che ha incoronato il tipo classico di bellezza mediterranea a modello di seduzione universale. Un attore raffinato, insieme asciutto e sensuale. Un professionista consapevole delle enormi prerogative del mezzo cinematografico e sempre più esigente in materia di creazione e verosomiglianza.


Un esteta, affamato di bellezza, che interpretò la vita come un sogno, un romanzo, un film. Rodolfo Valentino guadagnò la fama di grande amatore grazie a films di enorme successo, non tutti di qualità. Soprattutto Valentino fu il primo modello di maschio a differire dai canoni di bellezza americani (biondi e sorridenti). Oltre alla sua intrigante bellezza mediterranea Valentino godeva del fascino dello straniero, del barbaro conquistatore. Sguardo tenebroso, aspetto curato, modi cavaliereschi, fu identificato con l’amatore di professione.



Divenne l’oggetto del desiderio di tutto il pubblico femminile del cinematografico e, malgrado tutto, il tipo più imitato dai playboy dell’epoca. La sua morte improvvisa si abbattè come una frustata in pieno volto sui milioni di ammiratori e simpatizzanti e servi tragicamente a fissare la sua fama al gradino più alto. Morì a trentuno anni. Si era posto all’attenzione del pubblico solo otto anni prima, regalando alla macchina da presa la prorompente pienezza della sua gioventù. Attore versatile, ballerino, collezionista di oggetti d’arte, Valentino si circondava di bellezza e curava maniacalmente il proprio personale. Possedeva un’innata eleganza, un portamento sofisticato e disinvolto insieme, aveva gusto, intuito, passione per lo studio e l’esercizio fisico. Si costruì una casa da favola e spese un patrimonio per arredarla. Ogni centesimo che guadagnava veniva investito per la realizzazione di un mondo di sogno di cui si sentiva protagonista. II cinema, come dimora della fantasia, esprime l’unica dimensione in cui Rodolfo Valentino si trovasse perfettamente a suo agio. L’unica in cui potesse essere sé stesso ed altri mille personaggi contemporaneamente, l’unica da cui gli fosse possibile abbracciare le folle di ammiratori e soddisfare il suo disperato bisogno d’amore.


Natacha fu la donna del suo destino. Lasciandolo lo privò di un solido punto di riferimento facendolo soccombere alle proprie debolezze. La morte di Valentino è tuttora avvolta nel mistero ma è certo che dal momento della separazione fino alla morte, Rudy fu profondamente infelice.


Raffaele Paganini



Inizia i suoi studi all’età di 14 anni presso la Scuola di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma e dopo soli quattro anni entra a far parte del Corpo di Ballo dell’Ente in qualità di solista prima e di étoile attualmente. In questi anni diventa molto popolare in Italia anche grazie alle sue numerose apparizioni televisive in programmi di grande ascolto quali “Fantastico 2”, “Il cappello sulle ventitré”, “Al Paradise”, “Pronto chi gioca”, “Europa – Europa”.


Come étoile ospite balla con svariate compagnie quali: London Festival Ballet, Ballet Theatre Francais de Nancy, Opera di Zurigo, Ballet Concerto de Puerto Rico, Teatro alla Scala di Milano, Teatro San Carlo di Napoli.


Nella stagione ’95 -’96 è stato protagonista dei musical “Un Americano a Parigi” con Rossana Casale e, con l’Opera di Roma, di una creazione di Mauro Bigonzetti ispirata a “Cenerentola”. Nelle stagioni 1996/97 e 97/98 è protagonista del musical “Cantando sotto la pioggia” della Compagnia della Rancia con la regia di Saverio Marconi e nella stagione 98/99 del musical “Sette spose per sette fratelli”, sempre con la regia di Saverio Marconi. Inoltre, nelle ultime stagioni estive, è stato impegnato nelle repliche del “Don Chisciotte”, e del balletto “Zorba il greco” con le coreografie di Lorca Massine su musiche di Teodorakis, che dal 1992 rappresenta in tutto il mondo.


Per il Teatro dell’Opera di Roma, nel 1998, è protagonista de “Il pipistrello” di Strauss.
Nel 2000 è in tournée con la seconda edizione di “Sette spose per sette fratelli”, con “Momenti di Tango” e “Carmen” con le coreografie di L. Martelletta e le musiche di Astor Piazzola. Sempre nel 2000 debutta come protagonista nel nuovo musical di Saverio Marconi “Dance!”
Nella sua carriera ha ballato con grandi ballerine italiane e straniere, tra cui: Carla Fracci, Oriella Dorella, Elisabetta Terabust, Alessandra Ferri e tante altre. Inoltre dimostra più volte di possedere capacità recitative e musicali grazie alle quali ottiene un meritato successo interpretando grandi musical di successo, di cui molti della “Compagnia della Rancia”.


Info: tel 0536/811084 fax 0536/810818

Stagione del Teatro Carani